';

Le novità del tanto atteso Vinitaly n. 54
11 Apr 2022 19:15

Siamo stati al 54° Vinitaly, edizione tanto attesa dopo 2 anni di stop forzato, che si sta svolgendo in questi giorni a Veronafiere.

Girando per i 17 padiglioni è palpabile la gioia dei produttori di essere tornati a raccontare i propri vini alla fiera più importante del vino italiano.

Da domenica 10 a mercoledì 13 aprile, Veronafiere ospita 4.400 aziende da 19 nazioni e 700 buyer esteri da 50 paesi, con in testa la delegazione dal Nord America.

I numeri sembrano esser tornati quelli pre-pandemia e si riscontra una maggiore selezione del pubblico.

Molte le novità, a partire dal rinnovato impegno di Veronafiere nel mettere in scena un’edizione sempre più internazionale, con l’iniziativa di incoming di buyer tailor made, ossia selezionati direttamente dai produttori e invitati dalla fiera.

“Lo stop forzato ci ha permesso di inquadrare nel migliore dei modi lo scenario evolutivo di Vinitaly – ha detto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani –. Lo abbiamo voluto fare anche attraverso la condivisione e l’ascolto dei nostri partner storici: le aziende, i consorzi e le organizzazioni del settore. Il risultato, dopo il test della Special edition di ottobre scorso – ha proseguito Mantovani – è un Vinitaly fortemente rafforzato nelle aree a maggior tasso di sviluppo potenziale. Secondo l’indagine commissionata, tra i principali punti di forza della manifestazione – conclude il direttore generale – emerge quello relativo alla presenza di buyer esteri (76%) e nazionali (53%)”.

Tra le altre novità, oltre all’area del ‘quarto colore del vino’ sugli Orange wine, quelle di “MicroMegaWines – Micro Size, Mega Quality”, la nuova sezione riservata alle produzioni di nicchia a tiratura limitata e di altissima qualità, di Organic Hall che implementa l’offerta di Vinitaly Bio e della Mixology, che dopo il numero zero di ottobre 2021, debutta ufficialmente con un proprio format.

Per quanto riguarda gli eventi, sono circa 30 i convegni in programma a Verona e 76 le super degustazioni che portano la firma anche di Vinitaly

La crescita internazionale della manifestazione riguarda anche gli espositori esteri, a cui sarà dedicato per ogni edizione uno “special show” tematico focalizzato su specifiche aree produttive o tipologie di prodotto a partire dal 2023. Una scelta questa funzionale all’incoming, con un ancora maggiore affinamento qualitativo dei buyer provenienti in particolare dalle aree asiatiche e Nordamericane, le più richieste dalle aziende. Sempre in chiave di presenza globale – con Veronafiere già impegnata in 17 eventi oltreconfine l’anno -, sarà inoltre notevolmente rafforzato il programma della Vinitaly Academy, con un aumento delle adesioni sia sui mercati emergenti che di sbocco. Ma il b2b dovrà passare maggiormente sui canali digitali già predisposti da Veronafiere e ancora poco sfruttati; da qui l’obiettivo di collegare attraverso la piattaforma unica di Vinitaly plus i progetti di business online extra evento. Al matching virtuale si aggiungerà quello fisico, con l’organizzazione di eventi espositivi e attività di incoming locali in Italia di concerto con le Regioni coinvolte.

 

Le degustazioni solidali per famiglie e profughi dell’Ucraina

 Particolarmente degna di nota l’iniziativa solidale che interessa la seconda giornata di Vinitaly, che ha scelto di destinare tutto il ricavato delle 76 super-degustazioni e di tutte le masterclass a pagamento alle iniziative della Caritas a sostegno delle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina. La cifra, stimata in 80mila euro, sarà interamente devoluta in favore dell’accoglienza dei profughi e, in particolare, delle famiglie ucraine.

«Mai avremmo immaginato un’edizione di Vinitaly fuori dal tunnel della pandemia ma dentro a quello della guerra – commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –. Uno scenario drammatico che ci interroga e che non ci lascia indifferenti. Per questo Veronafiere ha deciso di sostenere le iniziative della Caritas. Un gesto di solidarietà e di fratellanza che speriamo possa alimentare la speranza e il dialogo per un cessate il fuoco nel più breve tempo possibile».

In programma a Vinitaly anche l’asta benefica “Vini per la pace”. Ad organizzarla il Consorzio del vino Brunello di Montalcino in collaborazione con il Consorzio del vino Chianti Classico DOCG e il Consorzio di tutela vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia DOC. Il ricavato dei trenta lotti di vini d’annata offerti dai produttori soci dei consorzi e battuti all’asta dall’Ad Sotheby’s Italia, Filippo Lotti, sarà destinato ad alcune strutture di accoglienza per i profughi ucraini gestite dalla Caritas Diocesana di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento