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Grande partecipazione e fermento a Contrade dell’Etna 2023
20 Apr 2023 18:22

I vini del vulcano attivo più alto d’Europa conquistano il cuore e i palati: 8mila le presenze alla 14° edizione di “Le Contrade dell’Etna”, svoltasi dal 15 al 17 aprile 2023 al Picciolo Etna Golf Resort di Castiglione di Sicilia.

La rassegna dedicata ai vini dell’Etna, che ha coinvolto 105 cantine, ha visto importanti interventi arricchita quest’anno con la presenza di due protagonisti dell’imprenditoria enogastronomica italiana: l’imprenditore Oscar Farinetti – leader di “Eataly” e lo chef tristellato Heinz Beck, proclamato “Padrino de Le Contrade dell’Etna” durante la mattinata di domenica.

Oltre ai banchi di assaggio dedicati a stampa e pubblico domenica 16 aprile, e agli operatori HORECA lunedì 17, lo scorso sabato giornalisti e produttori hanno partecipato a cinque masterclass tematiche sui versanti del vulcano. Non è mancata – come da tradizione voluta da Andrea Franchetti, ideatore de “Le Contrade dell’Etna” – la degustazione dei vini “en primeur”, prezioso momento di confronto tra produttori e operatori del settore.

Rivediamo a seguire alcuni degli interventi principali della quattordicesima edizione.

Nella prima giornata, un argomento che certamente farà parlare molto è la ricerca del prof. Sebastiano Torcivia del dipartimento di Economia dell’Università palermitana, dal titolo “Analisi commerciale dei vini etnei” e commissionata da “Crew”. Importanti e inediti dati quelli diffusi dal docente universitario sul valore di queste produzioni. Torcivia ha censito 209 cantine suddividendole tra quelle che producono fino a 10mila bottiglie (piccole), da 10mila a 50mila (medie) e oltre 50mila bottiglie (grandi). Inoltre, ha ripartito i vini prodotti in tre fasce: i vini entry level, quelli ricavati dalle uve da singole contrade e i “gran cru” ovvero quelli ottenuti da singoli vigneti. Dall’elaborazione ha tracciato i seguenti valori medi riferendosi ai prezzi sugli scaffali delle enoteche in Italia. Tra i vini della fascia entry level, il valore commerciale si attesta intorno ai 20 euro; tra i vini ottenuti con uve da singole contrade la stima commerciale si aggira intorno ai 45 euro; tra i vini dai singoli vigneti il valore corrisponde a circa 100 euro; addirittura, per quelli prodotti da cantine con più di 50mila bottiglie il prezzo di questi vini si attesta su circa 130 euro. 

Oscar Farinetti, fondatore di “Eataly”, ha sciorinato le “strategie di celebrazione del vino italiano nel mondo”, intercalando con dei momenti della sua carriera e del suo futuro sull’Etna, grazie alla chiacchierata/intervista con il giornalista del Corriere della Sera Alessandro Trocino. Ma con Farinetti si è cercato di capire quale tipo di comunicazione serva per esportare i vini italiani e che margini di crescita esistano. L’imprenditore cosmopolita ha sicuramente evidenziato che “il marketing della Penisola in questo filone gode di ottima salute e può solamente decollare se si insiste a perfezionare l’aspetto della divulgazione”. Sotto questo profilo il Meridione è più indietro e deve mettersi in pari con il Nord. E poi “bisogna proseguire a tamburo battente sullo stile biologico che è la svolta dell’agricoltura”.

Le masterclass hanno deliziato da mattina a sera della prima giornata di Contrade e sono state il piatto forte di un reggimento di giornalisti accreditati (oltre ottanta con numerosi esponenti di stampa straniera che, forse, era assente da anni in questa zona magica). Federico Latteri ha fatto quindi da guida virtuale tra i versanti dell’Etna, andando a peregrinare dal “Versante Est” ai “Versanti Meridionali”, dal Versante Nord all’approfondimento del Nord con le singole Contrade. E la ciliegina sulla torta è stata l’affinamento in fondo al mare con “Orygini” con due vini di due aziende che hanno sperimentato questo nuovo capitolo della produzione. Insomma, ben 47 vini in assaggio, di cui due di “Orygini: un bianco del comprensorio etneo e un Etna rosso, confrontando lo stesso vino delle due aziende produttrici affinato sia in cantina sia in mare mediante il progetto “Orygini” (a distanza di sei mesi per entrambe le versioni).      

La domenica altro nome di spicco: lo chef Heinz Beck che porta con sé le tre stelle Michelin. A capo del “St. George Restaurant” tra le mura del sontuoso “The Ashbee Hotel” a Taormina, chef Beck si configura come il guru del mangiare raffinato ma anche con principi di alimentazione sana da oltre 20 anni, unendo la fantasia della ricerca e la tradizione. Lo chef Heinz Beck ha chiarito la sua filosofia di vita trasposta anche in cucina, durante un dialogo con il direttore di “Cronache di Gusto” Fabrizio Carrera. Lo chef tedesco utilizza il pesce dello Stretto di Messina perché è nutriente e ha sposato gli ingredienti mediterranei ma, a quanto pare, ama anche il pane con le panelle tipico palermitano. Sempre molto apprezzata, nell’area giardino del “Picciolo”, la selezione dei vini “en primeur”, dedicata agli specialisti delle testate giornalistiche.

È necessario ricordare il riconoscimento alla ricercatrice del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania Lucia Parafati che è stato conferito dalla famiglia Franchetti e da Contrade come borsa di studio Andrea Franchetti per chi si è distinto in attività afferenti al mondo del vino. La prescelta è vincitrice di un bando Pon “Ricerca e Innovazione” per “l’Impiego degli enzimi in campo enoico”, con cui è diventata ricercatrice a tempo determinato.

A patrocinare “Le Contrade dell’Etna” è stata Union Camere Sicilia con il Presidente Giuseppe Pace e il Segretario Generale Santa Vaccaro che sono stati ben lieti di essere al fianco di questo evento identitario. Union Camere Sicilia è sempre attenta alle tematiche che riguardano le attività di promozione del territorio e della filiera produttiva, in particolare del settore vitivinicolo che è tra gli assi portanti dell’economia regionale.

L’edizione è stata raccontata sui social grazie all’importante contributo del team di DegustEtna, che ha colto i momenti salienti e ha intervistato i principali protagonisti.


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