E se il rosso del futuro venisse dalle colline saluzzesi, e fosse di un’uva di cui non avete (quasi) mai sentito parlare? Già parlare di pelaverga piccolo, ancora meno conosciuto dell’altro (https://www.slowfood.it/slowine/sono-due-quello-grosso-e-quello-piccolo-entrambi-piemontesi-le-migliori-etichette-in-commercio-di-pelaverga/), quello grosso, tipico di un altro Piemonte, con cui non condivide affinità genetiche, ma solo semantiche, questo è l’autoctono di Saluzzo. Visiva calvinista, scarica […]