Le uniche storie a lieto fine nell’alta ristorazione sono quelle di chi riesce ad uscirne. “Il fine dining non è più sostenibile”, ha detto uno dei suoi maggiori alfieri, Renè Redzepi. Ha ancora senso che ci sia gente che vive una vita ai limiti della sussistenza materiale per permettere a pochi privilegiati bianchi di mezza età […]

Tendo a ripetermi, anche da sobrio: gli unici vini che vale la pena bere sono quelli fuori dai disciplinari, dalle doc, dalle Docg, da tutto. Questo Rosè di Cappello è l’ennesimo capolavoro fuorilegge, dai luoghi dell’unica (sfortunata) DOCG siciliana: il cersasuolo di Vittoria.  40% Frappato, 30% Nero d’Avola e per il resto un blend di […]

Quelli anziani come me se lo ricordano bene come era bello il vino naturale. Etichette coloratissime che sembrano disegnate (e a volte lo erano), volatili così alte che sembravano volere arrivare al naso di Dio, persone alla loro terza o quarta vita che volevano cambiare il mondo. Il vino per la prima volta era rock’n’roll, […]

Di questi tempi, sull’Etna, ci si concentra più nel fare cru da 100 punti invece che vini in grado di fare stare bene e di rendere felici. Palmento di Vino di Anna è un vino poco ambizioso (quantomeno nel nome), ma che al palato riesce a regalare quel tipo di felicità pura che ricorda (sì, […]

Non fa figo bere Chianti di questi tempi. Non lo vedi nei feed di Ig della gente (del vino) perché sembra essere diventato da boomer. Potremmo definirlo un rosso vecchia scuola, un vino da ristoranti italiani della old Brooklyn tanto cari a Martin Scorsese. Cosa resta di questo vino glorioso che, eccezion fatta per sua […]

Il pecorino è probabilmente il vitigno autoctono italiano più sottovalutato. E questo, verosimilmente, perché nell’eno-immaginario italiano, l’Abruzzo non è certo la regione della coolnees, dell’hype e delle vacanze Ig-friendly. Sarebbe però ora di dirlo chiaro: questo vitigno, nelle mani giuste, può dare vita ad uno dei migliori bianchi non solo italiani, ma del mondo.  Mani “giuste” sono […]

Verlan, l’arte di ottenere nuove parole invertendo le sillabe, è molto in voga non solo nelle banlieue di Francia, ma anche nel mondo del vino. Nasce così il nome di questo pecorino in purezza, Onirocep, nato quando la doc Falerio non esisteva e non si poteva scrivere il nome del vitigno in etichetta.  Tante cose sono […]