Da geometra a cuoco personale di uno sceicco. Così cambia la vita di Roberto Agostinelli, che, dopo aver perso il lavoro, parte dalla Valtellina, si reinventa e approda negli Emirati Arabi.
Una storia di coraggio, il coraggio di prendere mano la propria vita e andare via. Soprattutto quando si perde il lavoro. Lasciare casa, il luogo in cui si è nati, non è sempre facile, ma a volte necessario per realizzare i propri sogni. Ha fatto così il villasco Roberto Agostinelli, che da geometra è diventato cuoco personale di uno sceicco membro della Royal family di Abu Dhabi.
Roberto Agostinelli, trentottenne, ha raccontato la sua storia in un’intervista a “Prima la Valtellina“. Il suo percorso come cuoco è iniziato nel 2012, quando l’azienda di costruzioni per la quale lavorava come geometra, è andata in crisi. Roberto ha perso il lavoro ma non si è arreso. Ha pensato allora di seguire la sua passione per la cucina, nata nel ristorante della nonna, nel quale è cresciuto. Da piccolo passava ore a “Il Marianna” a Madonna di Tirano dando una mano.
Poi, come racconta a “Prima la Valtellina”, si iscrive al corso di cucina della scuola Alma di Gualtiero Marchesi e stravolge la sua vita. Dopo la scuola vola a Dubai, dove lavora in diversi ristoranti e hotel, fino a svolgere la mansione di Italian Head Chef per il 5 Star Hotel Anantara. Da lì il grande salto che lo fa diventare il cuoco privato di uno sceicco. All’inizio non è stato facile, soprattutto per l’ostacolo linguistico, ma con il suo talento è riuscito a farsi valere. Ecco perché consiglia ai giovani che vogliono intraprendere questa strada, di investire nello studio delle lingue.
Le sue giornate sono molto impegnative, a volte il lavoro lo impegna fino a dodici ore, ma la passione fa dimenticare la fatica. La nostalgia di casa ogni tanto si presenta, gli mancano le montagne della Valtellina e naturalmente gli affetti. Al momento però, Roberto Agostinelli non pensa di tornare in Italia.
Ciononostante non dimentica la cucina delle sue origini. Viaggia molto in giro per il mondo insieme allo staff dello sceicco e ogni tanto ha proposto con successo qualche piatto valtellinese come la polenta e lo sciatt.
Quella di Roberto Agostinelli è una storia a lieto fine. In un periodo di difficoltà come quello che il settore della ristorazione sta vivendo adesso, Roberto ci insegna che la passione riesce a superare tutti gli ostacoli.
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