Parmigiano Reggiano Dop, produzione da record nel 2020: crescita del +4,9%

Leggi l'articolo completo

Il Parmigiano Reggiano Dop continua la sua ascesa. Neanche l’anno del Covid riesce ad ostacolare l’eccellenza casearia italiana. Nel 2020 infatti si regista una produzione da record, con una crescita complessiva del 4,9% rispetto all’anno precedente.

Parmigiano Reggiano Dop, produzione da record nel 2020: crescita del +4,9%

Foto di PDPhotos da Pixabay

Una produzione da record per il Parmigiano Reggiano Dop nel 20202. Le forme realizzate hanno toccato livelli mai raggiunti prima e la crescita complessiva rispetto al 2019 è del 4,9%.

LEGGI ANCHE: Dal Parmigiano Reggiano alla cosmesi, la nuova vita del siero del latte con Serum Lab

“I 3,94 milioni di forme (circa 160mila tonnellate) prodotte nel 2020 – sottolinea il Consorzio – rappresentano il livello più elevato nella storia del Parmigiano Reggiano”. Si tratta di un giro d’affari al consumo pari a 2,35 miliardi per la denominazione di origine protetta che si proietta sempre più verso l’estero. Bene nel 2020 anche le vendite, aumentate del 7,9% in Italia (che rappresenta il 56% del mercato) e del 10,7% all’estero.

LEGGI ANCHE: Il Parmigiano Reggiano resiste al Covid, nei mesi di lockdown l’export cresce dell’11,9%

“La scelta dei consumatori in tutti i mercati, costretti a rinunciare ai pasti fuori casa per molti mesi, ha indicato la loro preferenza in maniera netta. Ci prepariamo ad affrontare un 2021 difficile: la marca Parmigiano Reggiano può diventare un vero brand globale e stiamo lavorando in questa prospettiva”, afferma Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.

LEGGI ANCHE: Il Parmigiano Reggiano si reinventa, nasce lo shop online per acquistare dai produttori

Per quanto riguarda le quotazioni, se nel primo semestre il prezzo del 12 mesi era 7,55 euro al chilo, alla fine dell’anno ha superato i 10 euro al chilo. La quotazione media annua (8,56 euro al chilo) è stata inferiore a quella del 2019, ma con un sostanziale incremento nella seconda parte dell’anno che ha permesso di recuperare marginalità.

Nella quota export (44%) gli Stati Uniti sono il primo mercato (20% dell’export totale), seguito da Francia (19%), Germania (18%), Regno Unito (13%) e Canada (5%).

 

Leggi l'articolo completo

Recent Posts

Saccharum, arriva la pizzetta di Gioacchino: “Un ricordo della mia adolescenza”

Gioacchino Gargano, pizzaiolo e patron di Saccharum, pluripremiata pizzeria ad Altavilla Milicia, presenta 'Ricordo di…

1 settimana ago

Tre nuove marmellate “Donnalia”: l’azienda di Delia esalta i sapori siciliani

Due nuove marmellate e una confettura: ecco le novità del marchio Donnalia, l’azienda di Delia,…

1 settimana ago

La nuova era del Nocera: presentato alla 56esima edizione del Vinitaly il Nocera Pet Nat Rosato di Cantine Amato, un vino ancestrale che parla ai giovani

È nato con i migliori auspici l’ultimo vino di Cantine Amato, vivace realtà siciliana a…

1 settimana ago

Generazione next: il nuovo volto del vino siciliano

Crescita, dialogo, territorio: il passaggio generazionale nel mondo del vino siciliano presentato il gruppo all’interno…

2 settimane ago

Supply chain agroalimentare: STEF si conferma punto di riferimento per i servizi a temperatura controllata

La gestione della supply chain agroalimentare è di per sé un processo complesso e delicato, ma oggi…

2 settimane ago

Tony Lo Coco è il nuovo presidente de Le Soste di Ulisse, Pennisi sarà l’unico vice

Il nuovo presidente dell'associazione "Le Soste di Ulisse" è Tony Lo Coco. Lo chef e…

3 settimane ago