Si fa presto a dire pizza! Tre semplici ingredienti: farina, acqua e lievito, eppure per realizzare una pizza eccellente occorre conoscenza, sensibilità e prodotti di qualità.
Dalla pizza romana a quella napoletana, possiamo certamente affermare che si tratta del piatto più conosciuto e amato al mondo.
Devo ammetterlo, mi capita di rado di assaggiare una pizza che sia all’altezza delle mie aspettative.
E’ quello che è accaduto qualche sera fa da FRIDA (Via Sant’Onofrio 37, tel. 0915505440), nota pizzeria palermitana a conduzione familiare nel cuore del centro storico.
“Una scelta coraggiosa” racconta Antonio Di Blasi, che insieme a Ornella Falanga 9 anni fa decise di aprire qui la propria attività. “Allora Via Maqueda non era valorizzata e la zona era poco frequentata: oggi riceviamo circa 2000 clienti a settimana”.
Antonio, pizzaiolo da 22 anni, ha fatto del proprio mestiere un’arte: la sua grande passione, la continua voglia di migliorarsi e il costante aggiornamento per affinare tecniche e scoprire nuovi impasti e combinazioni hanno fatto sì che nel 2017 Frida sia stata inserita tra le pizzerie consigliate dagli chef del Gambero Rosso.
Il britannico The Daily Meal nel 2014 la cita tra le 15 migliori pizzerie italiane, unica in Sicilia.
Antonio, oggi come allora, si dice innamorato del proprio mestiere: “Io stesso mi occupo dell’impasto e voglio continuare a farlo”; oggi in cucina con lui lo chef palermitano Francesco Chiappara la cui sensibilità e passione si ritrovano nei piatti proposti ogni giorno.
Il locale, caldo e accogliente, si ispira alla casa Azzurra di Frida Khalo, l’artista messicana nota per la sua vivacità e la gioia di vivere.
Ed in effetti si entra in un mondo di colori in cui giallo verde e blu la fanno da padrone ricoprendo pareti tavoli e sedie; un ambiente informale, l’atmosfera allegra e gioiosa e la simpatia di un personale preparato e attento rendono l’esperienza del cliente ancora più piacevole.
Un luogo con un’identità ben definita ed una idea di ristorazione netta e pulita: una pizzeria in cui la pizza, declinata in ogni sua forma, è la protagonista assoluta.
Grande l’attenzione alle esigenze del cliente; i blend di farine totalmente biologiche, semi integrali, così come le farine di tipo 1 (perfette per impasto classico, integrale e padellino) sono alla base delle pizze a lievitazione naturale, senza lievito, con impasto integrale e, ancora più importante, pizza senza glutine adatta anche a soggetti celiaci; ciòconsente davvero a chiunque di poter godere dei piaceri di una buona pizza.
Dai vulcanotti ai quadri dal cornicione ripieno, dalle rettangolari gourmet alle pizze romane ce n’è per tutti i gusti. Su prenotazione è possibile godere di una degustazione con 4 tipi di pizza: la napoletana STG, la pinsa (con idratazione all’80% e 20% biga), il padellino e la sottile (che ha una base di farina forte, una maturazione di circa 24 ore ed una migliore digeribilità).
Ogni pizza prevede una lavorazione diversa e diversi tempi di lievitazione.
Mi affido al titolare nella scelta del menu: vorrei provare tutto ma l’offerta è davvero ampia.
Nell’attesa dei primi assaggi provo una crema di melanzane con una concassé di pomodorini e crema di ricotta: una delizia, setosa al palato, la menta le dona freschezza e il pomodoro quella punta di acidità perfetta per equilibrare il piatto. Una entrée dal sapore delicato ma ben definito.
Proseguo con il padellino, una specialità del capoluogo piemontese ritornata in auge qualche anno fa: un impasto alto, croccante fuori e soffice all’interno, senza “cornicioni” che viene cotta all’interno di un padellino: provo quello con speck, stracciatella e pomodoro confit, servito con una crema di pistacchi e il padellino “Priscilla” con mortadella Bologna, ricotta, pesto di basilico e zest di limone grattugiato al momento. Materie prime di altissima qualità e un ottimo equilibrio di sapori, temperature e consistenze, fanno sì che gli ingredienti si incontrino senza fondersi del tutto creando una perfetta sinergia tra loro.
Stupisce la pizza fritta con salsa di pomodoro San Marzano, mozzarella di bufala e basilico: la frittura risulta asciutta….si fa quasi fatica a capire che sia fritta; sapori semplici e netti che esplodono in bocca… veramente da non perdere!
E che dire dello sfincione? Ebbene si, anche quello, servito nelle due versioni: palermitano e bagherese, eseguiti ancora oggi secondo la ricetta della nonna di Ornella, una donna che la sapeva lunga in cucina a giudicare dal risultato.
La mia degustazione termina, o forse dovrei dire culmina, con la pizza napoletana, la mia preferita: pomodoro San Marzano, bufala, capperi, acciughe e basilico….l’impasto è morbido e il cornicione croccante.
Una cosa accomuna le pizze di Frida… la loro leggerezza e digeribilità!
Nessuna cena è completa senza un dolce: il semifreddo alle mandorle ricoperto di cioccolato fuso, preparato ancora secondo la ricetta tradizionale è la giusta conclusione di una cena deliziosa.
Ottimo il rapporto qualità prezzo.
Certamente una fra le migliori pizze da gustare in città.
CREDITS: Foto di Serafino Geraci. Vietata la riproduzione non autorizzata
www.fridapizzeria.it
Tel. 091 550 5440
Piazza Sant'Onofrio, 37/38,
90134 Palermo PA
A Nodo Nostro, l’iniziativa di Santa Filomena District per celebrare il primo anniversario, suggella l’impegno…
Le nuove frontiere sono sostenibilità, biodiversità, enoturismo, ricerca e innovazione
Presentato anche il Visitor Center: un momento di promozione per il caseificio Valvo di Enna…
Immaginate una serata speciale, dove i profumi inebrianti della cucina stellata incontrano la magia di…
Saranno presentati a Palermo i risultati di tre anni di attività: l'incontro promosso dal Coreras
«Certo che da voi in Sicilia si mangia bene»! Il biglietto da visita dei Cugini…