Una boccata d’ossigeno per i produttori che si impegnano a ridurre volontariamente la produzione di uve destinate a vini a denominazione di origine (DOP) e a indicazione geografica (IGP). Dalla Conferenza Stato-Regioni è infatti arrivato il via libera alla vendemmia verde per la campagna vitivinicola 2020/2021. L’intesa raggiunta sul decreto Mipaaf, da adottare di concerto con il Mef, stanzia un investimento da 100 milioni di euro per l’erogazione di contributi.
Una misura molto attesa dall’intera filiera vitivinicola alla luce delle pesanti ripercussioni causate dall’emergenza Covid e dal blocco dell’intero canale ho.re.ca.. Già a fine giugno era stata attivata la misura sulla distillazione di crisi del vino comune con uno stanziamento di altri 50 milioni.
“La riduzione volontaria delle uve di vini DO e IG, oltre ad avere come obiettivo il riequilibrio di un mercato in difficoltà punta a migliorare la qualità del nostro vino, per renderlo più competitivo su di un mercato che purtroppo sarà in sofferenza anche il prossimo anno – dichiara il ministro Bellanova – Con le risorse messe a disposizione puntiamo a coinvolgere una superficie di circa 140mila ettari, vale a dire il 40% della superficie viticola italiana destinata a vini di qualità e a ridurre mediamente di 3 milioni di quintali l’uva destinata alla vinificazione della prossima campagna, cui corrispondono circa 2 milioni di quintali di vino”.
Come emerso, i produttori che decideranno di aderire alla misura avranno a disposizione un modello di domanda estremamente semplificato e pre-compilato, nel quale saranno quantificati gli obiettivi produttivi che ogni azienda dovrà raggiungere per ottenere lo stanziamento di fondi messi a disposizione.
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