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“Vino Patrimonio Comune”, al via il progetto per riconoscere l’autenticità del vino
30 Mag 2021 08:00

Sempre più persone si accostano al mondo del vino, ma quello che manca è una buona alfabetizzazione. Federvini e Alleanza cooperative agroalimentari hanno dato il via a “Vino Patrimonio Comune”,  un progetto per dare una maggiore conoscenza degli elementi che caratterizzano l’autenticità del vino.

“Vino Patrimonio Comune”, al via il progetto per riconoscere l’autenticità del vino

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Immagine da Pixabay

Un’iniziativa che ricalca gli ultimi trend non solo in Italia ma anche in Europa. Il progetto “Vino Patrimonio Comune”, secondo quanto riporta una nota, “parte dall’esigenza di autenticità, diffusa in Italia e più in generale nel panorama europeo”. Intende “offrire in primo luogo una risposta alle esigenze delle aziende associate e, più in generale, uno strumento a disposizione degli operatori del settore vitivinicolo”.

I promotori del progetto,  Federvini e Alleanza cooperative agroalimentari, segnalano che “il legislatore europeo ha sviluppato da tempo la banca dati isotopica con finalità di controllo nel settore vitivinicolo, tale strumento, implementato e gestito dalle Autorità nazionali di controllo degli Stati membri Ue, non è – sostengono – tuttavia consultabile dagli operatori privati”.

Inoltre si ricorda che “nel settore privato, sempre su base europea, alcune insegne del commercio hanno avviato progetti di profilazione delle caratteristiche analitiche dei vini per tutelare principalmente i propri interessi contrattuali”.

I “percorsi avviati sino ad oggi – aggiungono -, o non sono consultabili dagli operatori privati o, quando promossi dal settore privato, prevedono la proprietà dei dati in capo a soggetti diversi dai produttori di vino e la mancanza di dati e riferimenti condivisi rispetto alla banca dati a cui tali sistemi privati attingono, aggiunge incertezze sulle rilevazioni”. Da queste considerazioni, e su spunto delle imprese associate di Federvini e di Alleanza delle Cooperative Italiane-Agroalimentare – specificano – è stato così possibile realizzare la “Banca Dati isotopica mosti/vini per la vendemmia 2020”.


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