Il 2020 appena concluso è stato un anno molto particolare. La pandemia di Coronavirus ha cambiato molte abitudini per gli italiani, tra queste anche quelle alimentari. Ce ne sono alcune che faremmo bene a mantenere anche in questo e nei prossimi anni. Vediamo insieme quali sono.
La quarantena e la diffusione del Covid-19 ci hanno costretto a trascorrere molto tempo in casa. Tra smart working e limitazioni agli spostamenti per contenere i contagi, abbiamo trascorso molte ore tra le mura domestiche. Una novità a cui non eravamo abituati presi dalla frenesia di tutti i giorni.
Avere più tempo a disposizione ci ha anche permesso di cimentarci di più in cucina. Sono cambiate molte abitudini per gli italiani, che hanno mostrato maggiore interesse al risparmio e alla sostenibilità. Un traguardo importante per la nostra salute e per quella del pianeta. Ecco perché faremmo bene a continuare alcune buone pratiche acquisite nel 2020.
Ricordiamo tutti il boom di pane e pizza fatti in casa durante la quarantena e gli scaffali dei supermercati svuotati da farine e lievito. Stare in casa ci ha fatto riscoprire le buone abitudini delle nostre nonne che impastavano farina, acqua e lievito per pane e altri lievitati.
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Pochi ingredienti alla base di prodotti di prima necessità. Beh, la pizza un po’ meno, ma se abbiamo imparato a prepararla anche in casa, perché rinunciarci? I primi tentativi spesso non andavano a buon fine e questo ci ha spinto anche a documentarci e imparare tecniche nuove.
Acquisite le basi, potremmo sperimentare miscele diverse di farine o prodotti più particolari.
Trascorrere tanto tempo in casa ha spinto la maggior parte di noi a provare nuove ricette. Brevi momenti in cui ci siamo sentiti piccoli chef, orgogliosi di mostrare le nostre creazioni sui social.
Proprio dai social e da internet sono arrivati nuovi suggerimenti per utilizzi diversi dei prodotti. Come quello suggerito dalla celebrity chef Serena Poon che utilizza la frutta cotta in sostituzione dell’olio. I suoi preferiti sono banana e salsa di mele.
Il balcone è stato sicuramente protagonista nel periodo del lockdown, ma non solo per i canti alle 18 del pomeriggio. Sono state molte, infatti, le persone che si sono cimentate nella realizzazione di un orto in balcone, cambiando le proprie abitudini alimentari.
Un modo per avere sempre a portata di mano prodotti freschi. Se il balcone è troppo piccolo o il nostro pollice non è poi così verde, si potrebbe optare per un orto condiviso, sempre facendo attenzione ai contatti per scongiurare i contagi di un virus che ancora non è stato debellato del tutto.
I bar chiusi e lo smart working hanno spostato la pausa caffè tra le mura domestiche. Se prima eravamo abituati a passare al bar per un caffè prima di andare in un ufficio o per un breve break, adesso ci siamo abituati al caffè in casa.
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Questo ha decretato anche il ritorno in auge della moka. Inoltre l’attenzione degli italiani si è spostata sempre di più sulla qualità. Si va, infatti, alla ricerca di prodotti sempre migliori per un aroma e un gusto unici. Un modo per riscoprire e sostenere produttori locali e aiutarli a risollevarsi dalla crisi portata dal Coronavirus.
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