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La cantina siciliana Vaccaro presenta il suo primo Metodo Classico e inaugura la nuova bottaia
19 Mar 2024 23:00

Nell’area della Sicilia sud occidentale che nel 1968 fu devastata dal terremoto, sorge l’azienda della famiglia Vaccaro fondata da Giacomo Vaccaro e sua moglie negli anni 70. L’azienda, che pone le sue basi proprio sui legami familiari, produce 800mila bottiglie e distribuisce i suoi vini soprattutto all’estero: Cina, Giappone, Kazakistan, Asia Centrale e Nord Europa. In biologico dal 2000, l’azienda ha un sistema di produzione all’avanguardia che si basa sulla sostenibilità. Tanti gli investimenti fatti negli ultimi anni, resi possibili da una gestione imprenditoriale giovane e al passo con i tempi: al vertice c’è papà Giacomo, seguito dai figli Laura, Carmelo, Catia e dal nipote Luigi. Una generazione che continua a portare avanti un sogno di famiglia, oggi divenuto realtà.

Vini Vaccaro apre le porte ai giornalisti e presenta le sue novità

L’azienda Vini Vaccaro ha nella valorizzazione delle sue radici, la linfa per tracciare nuove prospettive. Qui si coltivano internazionali ed autoctoni. Il Catarratto è il vitigno principe che, usato anche in blend, è il biglietto da visita di Vini Vaccaro.

Cinque le linee di prodotto, Luna, Terrabedda, Top Line, Esclamativo, Grappoli, e tra i premi ed i riconoscimenti, da menzionare i 17 points dalla critica internazionale Jancis Robinson per il Sofè 2020, 100% Nero d’Avola, lo stesso per Zoe 2019 e per Liddali 2022. O ancora, i 92 points attribuiti da James Suckling per Timè 2020, 100% Grillo.
Un’azienda dinamica che con la linea Esclamativo, un bianco frizzante e un rosso da uve leggermente appassite, con un packaging trend che utilizza in etichetta i meme, strizza l’occhio ad un pubblico giovane. Tra le novità il primo Metodo Classico dell’azienda, un catarratto spumante Pas Dosè Sicilia Doc, piacevolissimo al naso e ampio al palato, cremoso con ritorni agrumati.

La nuova bottaia dell’azienda Vaccaro

La nuova bottaia della Vini Vaccaro, da poco rimodernata e di recente inaugurazione, rappresenta il punto di partenza per una nuova sfida: accogliere gli enoturisti e farli sentire a casa. Un ambiente moderno e semplice, dove le vere protagoniste sono le botti disposte lungo il perimetro del salotto come ad avvolgere gli ospiti in un caloroso abbraccio.

Con una capienza totale di 21.500 lt, di cui 35 tonneau (500 lt) di rovere francese, 2 botti grandi da 2000 lt di rovere francese e sloveno. È nei tonneaux che affinano per circa 4/6 mesi i vini della Top Line: Eycos Salaparuta Doc, blend di Catarratto e Chardonnay e il Timè Salaparuta Doc, Grillo in purezza. Il Zoe Salaparuta Doc, blend di Nero d’Avola e Merlot, invece, per circa 12 mesi.

Nelle due botti grandi, il Nero d’Avola che viene riservato per il Sofè Salaparuta Doc, che affina per circa 14 mesi e il Nero D’Avola Riserva Salaparuta Doc che affina invece per almeno 24 mesi destinato all’edizione limitata di “Giacomo”, il primo tassello della collezione di famiglia, in cui c’è il profondo legame tra le diverse generazioni. È nato infatti dalla volontà di Carmelo Vaccaro che, in occasione della nascita del figlio Giacomo, ha voluto esprimere in questa Riserva Salaparuta Doc, l’amore di un figlio verso il padre e di un padre verso il proprio figlio. “A te Giacomo che mi hai dato la vita e a te Giacomo a cui la vita l’ho data” si legge nella retro etichetta.

La nuova bottaia vuole essere un luogo magico dove condividere piacevoli sensazioni e far sentire gli ospiti parte della famiglia. Al centro della bottaia sono presenti due lunghi tavoli in legno che consentono di accogliere e guidare nei tasting ben 35 persone con posto a sedere. La capienza massima della bottaia è di circa 150 persone.

E qui è possibile fare un viaggio a ritroso nel tempo dalle prime etichette “custodite” fino ai nostri giorni.


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