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#iobevoitaliano: Pietradolce, un binomio tra vino e arte
30 Mar 2020 09:34

Queste settimane di marzo, sembrano interminabili, più lunghe di sempre. È così per noi uomini ma non per la natura: la vite, che in questo periodo inizia a germogliare, non percepisce alcun cambiamento nello scorrere del tempo, anzi forse respira meglio grazie all’aria più pulita. Nonostante la difficoltà del momento, senza precedenti, il lavoro dei vignaioli non si ferma; è necessario continuare a prendersi cura delle vigne per salvaguardare il futuro.

A sostegno del comparto vitivinicolo del nostro paese, ecco un altro dei nostri suggerimenti per la campagna #iobevoitaliano.

Per un momento concediamoci una distrazione dai tanti pensieri che affollano le nostre menti: stappiamo la bottiglia di un vino che ci fa emozionare e, questa volta, andiamo sull’Etna. Precisamente sul versante nord, a Castiglione di Sicilia, dove, nella frazione di Solicchiata, troviamo l’azienda Pietradolce di Michele Faro.

Un progetto vitivinicolo che unisce la tradizione all’arte contemporanea, e dove la natura, e soprattutto “’a Muntagna” è musa ispiratrice. La cantina, circondata dai vigneti, presenta un’architettura in armonia con il paesaggio circostante e con l’ambiente. È, infatti, frutto di un progetto architettonico che ha messo al centro l’eco-sostenibilità e l’arte. Gli ambienti interni all’azienda ospitano diversi pezzi d’arte unici, opera di artigiani locali e artisti internazionali, che raccontano, con l’ausilio di materiali naturali, le molteplici sfaccettature del vulcano.

Quando sarà di nuovo possibile uscire di casa senza restrizioni, e decidere di trascorrere una giornata a visitare cantine, Pietradolce è sicuramente una tappa da non perdere, che offre un’esperienza molto particolare tra arte e vini eccellenti.

I vini di Pietradolce sono figli di viti di oltre 80 anni, coltivate ad alberello tra i 600 e i 900 metri di altitudine, nelle contrade Rampante, Santo Spirito e Zottorinoto. Lavoro manuale in vigna, in pieno rispetto dell’ambiente e dei suoli.

Doc Etna rosato Pietradolce 2018

Se avete voglia di un rosato ben fatto, con quello spirito di “spensieratezza” che si cerca nel vino rosato, questo è il vostro compagno ideale. Nerello Mascalese in purezza, raccolto a mano, pressato sofficemente, fermentato e maturato in acciaio, per poi continuare ad affinare in bottiglia.

Attacco floreale, seguito da note di fragoline, pere e albicocche. Il sorso è freschissimo, sapido e abbastanza persistente. Rapporto qualità prezzo ottimo.

Provatelo abbinato alla pizza! Magari una bufalina, una quattro formaggi, o ancora una capricciosa. Sono molti gli abbinamenti da poter sperimentare anche con insalate, formaggi e con frutti di mare e crostacei.

Doc Etna Rosso Contrada Rampante 2017

A primo sorso potrebbe non sembrare un vino adatto a tutti i palati, probabilmente da giovane non è da tutti riuscire ad apprezzarlo e comprenderlo. I palati più consapevoli ne intuiranno però le potenzialità e non perderanno tempo prima di conservarne qualche bottiglia in cantina per scoprirne l’evoluzione.

Vigne prefillossera di Nerello Mascalese coltivate in contrada Rampante a 900 metri sul livello del mare. Vinificato in cemento, con macerazione sulle bucce di circa 18 giorni. A seguire, affina per 14 mesi in tonneaux di rovere francese.

Intrigante e fine, al naso affiorano intensi sentori di prugna, amerena, ferro, spezie dolci come anice, lievi note di legno di castagno e fiori scuri. Il sorso è energico e minerale. Vino dotato di tannini fitti e ben integrati, di grande freschezza e con lungo finale.

Ma dove trovarli – in Italia – durante l’attuale contingentamento?

A Palermo – a domicilio –presso Vino Veritas enoteche (Viale Boris Giuliano, 22 e Via Sammartino, 29)

A Catania – a domicilio – presso il Buongustaio dell’Etna (Via Umberto, 8, 95036 Randazzo)

Spedizioni in tutta Italia: Callmewine

Non dimentichiamoci #iorestoacasa e #iobevoitaliano, cheers!


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