Il Covid continua ad influenzare le nostre vite. Sono tanti i cambiamenti a cui abbiamo dovuto adeguarci, tra questi anche il modo di mangiare e di fare la spesa. Da quando si è diffusa la pandemia, infatti, si sono delineati 5 nuovi stili di consumi che interesseranno il 2021. A evidenziarlo è il report di FutureBrand The Future of Food.
Il report ha registrato le opinioni di big del settore produttivo e distributivo dell’agroalimentare in merito, anche, alle restrizioni imposte dal virus. Per contenere i contagi, infatti, abbiamo dovuto rimodellare la nostra quotidianità in molti campi, tra cui quello dell’alimentazione.
FutureBrand ha così fotografato l’impatto dei nuovi stili di vita sull’alimentazione, puntando sul mondo in cui i brand si stanno organizzando per far fronte alle nuove esigenze. Sono venuti fuori stili di consumi che prima non c’erano. Si tratta principalmente di 5 macro trend: cambiamento/rivoluzione; il dilemma etico tra conveniente e sostenibile; restare immuni e la salubrità del cibo; la migrazione del sapore dal global al nuovo local; naturalità anche quando è in laboratorio.
Secondo gli operatori intervistati, la pandemia ha segnato l’inizio di “una vera e propria rivoluzione, che costringerà l’intera filiera del settore alimentare, – agricoltura, retail e persino hospitality – a rinnovarsi e anche rapidamente”.
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In questo contesto di crisi si apre per il consumatore il dilemma etico tra convenienza e sostenibilità. È interessante però osservare che le ricerche di mercato indicano come primo e indiscusso driver d’acquisto la convenience, oltre al prezzo, infatti, è anche il comfort, vale a dire la semplicità e la velocità d’acquisto, a determinare la scelta di un prodotto.
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Cibo sano ma anche comfort food: in tempi di pandemia, restare immuni è diventata la preoccupazione più grande dei consumatori. Le aziende e i diversi brand devono cercare di rispondere al grande obiettivo di offrirci un’alimentazione che ci faccia vivere a lungo e allo stesso tempo ci faccia godere la gioia di stare a tavola.
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Inoltre, durante i periodi di lockdown sono spuntate un po’ dappertutto campagne di sensibilizzazione all'”acquisto locale” per aiutare le piccole imprese locali duramente colpite da blocchi. La globalizzazione ha creato un nuovo “local”, in cui le diverse cucine si intrecciano, formando nuove tradizioni culinarie.
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Acquistare dal negozio vicino, che sia italiano, argentino o vietnamita, crea un legame sociale e indica un’opportunità per le imprese iper-locali radicarsi ancora di più nella vita delle persone.
Parole d’ordine: innovazione e naturalità. Cresceva dalla terra e ora nasce in laboratorio. Scienza e tecnologia sono le parole chiave per descrivere la nuova dieta alimentare.
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I consumatori si fideranno sempre di più dei dati inerenti al loro sistema biologico, e compiranno scelte ancora più consapevoli e personalizzate, così da salvaguardare il proprio corpo, la propria mente e anche il proprio umore.
Immagini da Pixabay
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