Ustica non è mai stata, e forse mai sarà, sinonimo di “coolness”. È una realtà lontana dall’agro-glam Ig friendly di Pantelleria, dalla movida house di Panarea, dalle vibes eco-rich di Salina e così via dicendo.  Stesso discorso per il grillo, uno dei vini meno cool dell’area mediterranea e bevuto solo da stranieri o da siciliani […]

Se fosse una canzone, questo vino sarebbe solo chitarra e voce. Un po’ come il Dylan dell’innocenza e delle utopie, perché forse le cose per cui vale la pena vivere non sono mai (troppo) complicate. TerreMoto di Nerina Cardile è forse solo all’apparenza un piccolo vino, non fa mistero della sua semplicità. Ma proprio questa semplicità […]

Non fa figo lo Chardonnay siciliano, non più, ora che la narrazione autoctonista è rimasta (quasi) l’unica: grillo centrica prima, vulcanocentrica poi. Quella dei vitigni alloctoni, almeno in Sicilia, sembra essere una storia demodè, più figlia degli incentivi europei che di vere scelte agricole. Lo Chardonnay made in Sicily sembra figlio di un tempo che pochi […]

Strano destino quello del Soave. Questo vino sembra destinato, speriamo non per sempre, a fare la parte del bianco di quelli che fanno Amarone. Strano destino quello di essere un grande vino bianco in un territorio in cui il rosso è la superstar indiscussa.  Strano destino perché questo bianco da Garganega in purezza è qualcosa di […]

Il carricante non è un’uva, è un pianeta. Nel bicchiere non è giallo paglierino o giallo dorato. Il giallo del carricante è quello della luna di Leopardi, che non bussa ma guarda soltanto. Spesso frainteso, come alla bellezza vera accade quasi sempre, è un’uva criptica che ama la libertà, la solitudine, l’eremitaggio. Da giovane non […]

I rosati non sono quasi mai considerati vini davvero. Oscillano dall’essere pensati come scarti di produzione, al non essere considerati per nulla. Forse la loro unica “colpa” è di essere semplici e di rendere, spesso, le persone felici: due colpe per i tempi strani che viviamo. E se i rosè, invece, fossero i vini del futuro […]

Scrivere di vino è bellissimo, soprattutto quando lo fai al di fuori del taylorismo onanista delle anteprime, delle masterclass e delle fiere, in cui si finisce quasi sempre per bere vini troppo giovani e in contesti troppo vecchi.  Scrivere di vino è bellissimo perché le cantine in questo mondo turbo-cripto-digitale in cui tutto sembra essere […]