Buone notizie per l’intero comparto del vino e dell’agroalimentare europeo. La Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo ha approvato all’unanimità la nuova regolamentazione UE su DOP e IGP che riguarda la tutela delle indicazioni geografiche. Quattro i punti cardine della riforma: rafforzamento del ruolo dei Consorzi di tutela, più protezione delle IG in relazione alle “menzioni tradizionali”, semplificazione delle procedure e introduzione del tema della sostenibilità (non solo ambientale) nelle filiere.
“Il Parlamento europeo continua a far evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza bisogno di investire alcun fondo pubblico, rafforzando il ruolo dei consorzi, la protezione di DOP e IGP, e la trasparenza verso i consumatori – ha dichiarato il relatore Paolo De Castro – Nel testo adottato abbiamo introdotto l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto DOP e IGP il nome del produttore e, per i prodotti IGP, l’origine della materia prima principale. Non solo, su spinta dei nostri produttori di qualità, abbiamo potuto eliminare quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre indicazioni geografiche, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o addirittura del Prosek made in Croazia. In particolare, è stato chiarito come menzioni tradizionali come Prosek non possano essere registrate, in quanto identiche o evocative di nomi di Dop o Igp”.
Adesso toccherà al Palermo Europeo in sede plenaria dove dovrà essere discussa la nuova regolamentazione entro l’estate, per poi andare incontro ad approvazione definitiva entro l’anno da parte di Parlamento, Commissione e Consiglio.
Soddisfatta l’Unione italiana vini (Uiv): Tutti i 46 emendamenti approvati – sottolinea Uiv – sono ampiamente condivisi con la posizione dell’associazione che rappresenta l’85% dell’export italiano di vino. Tra i punti cardine contenuti nella storica riforma portata avanti dal relatore Paolo de Castro e appoggiata anche dagli altri eurodeputati italiani, si distinguono la presenza del vino all’interno della riforma, la definizione di vini Igp, la protezione dei nomi geografici contro possibili evocazioni (come, per esempio, la questione del Prosek) e le nuove disposizioni volontarie sulla sostenibilità del vino” si legge nella nota.
“Tutti emendamenti, fortemente richiesti e condivisi da Uiv, hanno riscontrato oggi in ComAgri esito positivo, e questo è motivo di plauso nei confronti di un’istituzione europea che ha ben recepito l’importanza del nuovo regolamento Ue sui prodotti DOP e IGP. Il pericolo di tenere disancorato il vino dal sistema di protezione dei prodotti di qualità è stato scongiurato – ha aggiunto Uiv –, e questa è la vittoria più importante ma non l’unica: la Riforma permetterà di fare passi avanti notevoli in materia di protezione delle denominazioni in ambito internazionale, di chiarimento delle regole produttive sui vini a Igt e di semplificazione delle procedure relative ai disciplinari”.
Stefano Zanette, presidente del Consorzio di tutela della DOC Prosecco, commenta: “Mi fa piacere condividere pubblicamente, i plausi che ora giungono da più parti alla relazione, approvata oggi dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, relativa alla nuova regolamentazione UE sulle DOP e IGP. Il nostro paese si è saputo muovere sostanzialmente compatto nel cogliere i molti vantaggi introdotti da questa riforma che dopo l’approvazione da parte della plenaria dell’EP dovrà essere discussa in sede di “trilogo”, tavolo al quale ci aspettiamo giunga forte e chiaro, attraverso il Consiglio, l’orientamento favorevole del nostro Governo. Un sentito ringraziamento, a nome mio personale e di tutta la filiera produttiva del Prosecco, lo devo alla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo che alla fine ha approvato all’unanimità la Relazione dell’on. Paolo De Castro, al quale va riconosciuto il grande merito di essere riuscito, non senza fatica, a condurre in porto il risultato”.
Lascia un commento