Molte storie di vino, quello naturale in special modo, parlano di persone che dopo anni di lavoro nell’informatica o nella finanza, scelgono di fare vino. Ma a volte succede anche il contrario. Dalle terre del Dolcetto, tra Alessandria ed Asti, ad Aqui Terme per essere precisi, nasce nel 2013 l’azienda “Broken Arms Games” che ha sviluppato il primo videogioco al mondo sul vino.
Il gioco, che si preannuncia una hit tra i gamers del mondo, permette di unire due delle più grandi passioni contemporanee: il game e il wine. Si chiama “Hundred Days“, cento giorni, che sono quelli del ciclo della vite, dalla foglia all’autunno, da sempre, immutabile.
Partendo da una cantina abbandonata, come molti vignaioli veri, i giocatori si occuperanno di tutto ciò che serve per fare il vino: dalla scelta del vitigno, all’impianto della vite, fino alla scelta delle etichette per le bottiglie.
Forse questo videogioco sarà utile per fare capire a molte persone quanto lavoro, quanto coraggio, quante complesse operazioni ci siano dietro una bottiglia. Potrà anche aiutare far comprendere che il vino, almeno quello buono, merita forse qualche euro in più di quelli che solitamente siamo disposti a spendere. E questo vale soprattutto per le aziende artigiane indipendenti, anche se nel videogioco si può scegliere anche di fare vino su larga scala in modo più “industriale”.
Insomma, un progetto italiano che parla al mondo di una delle grandi eccellenze italiane: il vino. Esce il 13 maggio, buon game e cin cin!
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