Vigne urbane, in Giappone il primo vino da viti piantate in una stazione ferroviaria

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Nella città di Shiojiri, in Giappone, è stata piantata una vigna urbana all’interno di una stazione ferroviaria. Dalle viti che dal 1988 sorgono tra le piattaforme, nasce oggi il primo vino, che sarà presto in vendita.

Vigne urbane

Shiojiri si trova nella prefettura centrale di Nagano e ha una lunga tradizione nella coltivazione dell’uva. La prefettura ospita infatti le regioni vinicole di Chikumagawa, Kikyogahara, Alpi Nihon e Tenryugawa ed è forse meglio conosciuta per il suo Merlot.

Anche se l’ambiente naturale per le viti è la campagna, sono sempre più diffuse le vigne urbane. La necessità di rendere le città più verdi, infatti, permette la diffusione di spazi coltivati che si sono salvati dalla cementificazione.

Il Giappone non è il primo a sperimentare queste vigne. Esistono già la Vigna Reale di Villa della Regina di Torino, i Vigneti della Laguna di Venezia, la Vigna del Parco Archeologico di Pompei, i Vigneti di Siena, la Vigna di San Martino di Napoli, il Vigneto Pusterla di Brescia, ma anche il “Clos Montmartre” Parigi, e il vigneto urbano di Vienna.

In Giappone il primo vino da viti piantate in una stazione ferroviaria

Le viti urbane giapponesi si trovano nella stazione di Shiojiri dal 1988. Solo quest’anno, però, in occasione del riconoscimento di Shiojiri come città, è venuta l’idea di ricavarne un vino. Saranno 100 le bottiglie di vino prodotte grazie all’uva cresciuta nella stazione. Saranno realizzate da una cantina locale e vendute già da questo mese. Si legge sul magazine britannico The Drinks Business.

Proprio con l’intento di promuovere il vino locale, alla fine degli anni Ottanta, si è deciso di coltivare un vigneto tra le pensiline 3 e 4 della stazione. Finora, l’uva che cresce sulle pergole della stazione è stata offerta ai turisti o utilizzata per ricerche da parte di studenti di enologia. Oltre ad un vino unico, nasce oggi una vera e propria attrazione turistica.

Le viti di Merlot e Niagara che si arrampicano sulle strutture della stazione vengono curate dal personale delle ferrovie giapponesi e da alcuni volontari del posto che danno una mano a potare e fare la vendemmia. Il tutto sotto la guida di esperti viticoltori.

 

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