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Primitivo di Manduria, stop per tre anni alla crescita dei vigneti
13 Lug 2020 15:33

Stop per tre anni alla crescita dei vigneti a denominazione nel territorio del Primitivo di Manduria. La scelta, storica, mira ad un maggiore controllo dell’offerta sul mercato per il mantenimento della redditività del comparto. A darne notizia è il Consorzio di tutela.

Un provvedimento chiesto per la prima volta da un Consorzio pugliese, che segna una svolta nella tutela e nella valorizzazione del Primitivo di Manduria dop.

Stop per 3 anni alla crescita dei vigneti nel territorio del Primitivo di Manduria

Il Consorzio di tutela ha confermato la misura del fermo per tre anni alla crescita dei vigneti nel territorio del Primitivo di Manduria dopo il via libera della Regione Puglia “alla richiesta del blocco totale della rivendicazione delle uve destinate a produrre Primitivo di Manduria dop nel prossimo triennio”.

“Una richiesta – dichiara Mauro di Maggio, presidente del Consorzio di Tutela – con la quale abbiamo voluto per riequilibrare il mercato attraverso un maggiore controllo”. Secondo quanto precisa una nota, “il blocco dell’iscrizione di nuovi vigneti è previsto per tre anni a partire dal 31 luglio 2020”.

Riequilibrare il mercato, quindi, con una gestione della superficie vitata e della capacità produttiva. “Avendo ricevuto l’incarico Erga Omnes con le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione – aggiunge di Maggio – abbiamo deciso di non aumentare la superficie coltivata per mantenere stabilità sia dei prezzi sia degli standard qualitativi”. 

“La situazione di mercato attualmente – conclude – non è critica, i prezzi sono stabili, tuttavia, in prospettiva, l’aumento dell’offerta va gestito per tutelare la remuneratività della filiera”. Si segnala inoltre che “la denominazione Primitivo di Manduria dop è passata nelle ultime 4 campagne vitivinicole (2016, 2017, 2018 e 2019) da 3460 ettari a 4592 ettari con un aumento di oltre 30%”.


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