La vendemmia 2020 di Feudo Disisa ha beneficiato di un inverno mite e una primavera caratterizzata da abbondanti piogge – intervenute tra i mesi di maggio e giugno – che hanno anticipato leggermente l’intera raccolta nel territorio della DOC di Monreale. Le uve sono sane e perfettamente integre. La produzione registra una leggera crescita che migliora il trend degli ultimi cinque anni. Soddisfatto Mario Di Lorenzo: “Gli standard qualitativi raggiunti premiano il nostro lavoro in vigna”.
Vendemmia 2020 al Feudo Disisa
Il primo vitigno ad essere vendemmiato, a cavallo tra fine luglio e i primi giorni di agosto, è stato lo Chardonnay per gli internazionali. In seguito, l’azienda guidata da Mario Di Lorenzo, ha proseguito con la raccolta delle uve bianche di Grillo, dove si è registrata una leggera crescita produttiva rispetto al 2019. Ottimi risultati anche per il Catarratto che si conferma, tra gli autoctoni della Doc di Monreale, tra i più interessanti ed innovativi. In generale la vendemmia 2020 è stata abbastanza regolare con un leggero incremento produttivo e uve di grande qualità.
Bianchi dai grandi profumi
“Prevediamo bianchi dai grandi profumi, caratterizzati da una buona acidità – sottolinea Mario Di Lorenzo, alla guida dell’azienda insieme al padre Renato – . Durante la fase di pre-maturazione, nei giorni consecutivi di caldo, in alcuni casi si è provveduto ad irrigazioni di soccorso. La media delle rese per ettaro ci sembra comunque in linea con gli standard produttivi ed è compresa tra 70 e 90 quintali. Contiamo di chiudere la vendemmia verso la fine di settembre con la raccolta delle uve più tardive di Perricone e Cabernet”.
Uve rosse eccellenti
Per le uve rosse la qualità è apparsa sin da subito eccellente e lo stato sanitario di altissimo livello. Il rapporto polpa buccia assicurerà, per la vendemmia 2020, un apporto di profumi e sentori ben delineati, con una tendenza verso vini ancora più longevi ed eleganti. “In questi giorni – continua Mario Di Lorenzo – stiamo terminando la raccolta delle varietà a bacca rossa; in generale registriamo una vendemmia alquanto regolare, caratterizzata da uve sane e perfettamente integre. Forse la più bella degli ultimi cinque anni”.
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