Terra Madre – Salone del Gusto è pronto a tornare con una formula tutta nuova. L’incontro internazionale sulle tematiche legate al cibo e all’ambiente, organizzato dall’associazione Slow Food con la Città di Torino e la Regione Piemonte si adatta alle nuove esigenze imposte dalla misure anti-Covid. La prossima edizione, infatti, passerà dai tradizionali cinque giorni a sei mesi di eventi tra presenza e web.
La diffusione della pandemia non ferma Terra Madre. Il Salone del gusto di Torino cambia veste per adattarsi alle nuove esigenze. Non più i classici cinque giorni, ma sei interi mesi di eventi dedicati al cibo e all’ambiente. L’edizione 2020 partirà l’8 ottobre e si concluderà nell’aprile 2021. Rimangono, sempre a posti limitati, i Laboratori del Gusto in presenza. La maggior parte degli incontri, però, si trasferisce sul web.
“Quella di quest’anno sarà l’edizione di terra madre salone del gusto più grande di sempre. Noi impiegheremo tutte le nostre forze per far vedere che esistono migliaia di comunità, composte da contadini, artigiani, produttori, pescatori, che sviluppano un’economia al servizio dei beni comuni in tutto il mondo. E loro, in un certo senso, ospiteranno Torino e il Piemonte in ogni angolo del mondo: migliaia di persone portano nel cuore l’evento, il territorio e le idee che qui fioriscono”. Racconta così la nuova edizione di Terra Madre, Carlo Petrini, fondatore e presidente di Slow Food.
“La forza di Terra Madre Salone del Gusto risiede nella capacità di far dialogare tra loro realtà anche appartenenti a mondi lontani e diversi, rendendo l’evento un’imperdibile occasione di sensibilizzazione sui temi del cibo, dell’educazione alimentare, della tutela delle biodiversità» ha dichiarato la sindaca di Torino, Chiara Appendino.
“Il nuovo modello è una scelta innovativa che, in un momento di oggettiva difficoltà per l’organizzazione di eventi nella maniera più tradizionale, ha consentito di trasformare un ostacolo in una opportunità, permettendo al contempo di mantenere Torino e il Piemonte al centro dell’evento e di allargare gli orizzonti della manifestazione”.
“Il Piemonte e l’Italia hanno bisogno di manifestazioni come Terra Madre Salone del Gusto, perché i grandi eventi sono il miglior strumento di promozione di un territorio – ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio –. Sarà una edizione diversa come diverso è il periodo che stiamo vivendo, ma ciò che desideriamo trasmettere è che il Piemonte c’è, è in salute ed è pronto con tutte le sue eccellenze ad accogliere i turisti con professionalità e sicurezza”.
Il tema dell’edizione 2020, che partirà l’8 ottobre e si concluderà nell’aprile 2021 con il congresso internazionale di Slow Food – se l’emergenza Covid lo permetterà – sarà “Our food, our planet, our future. Cibo, pianeta, futuro“.
“Il mondo intero sta vivendo una triplice crisi – sostiene Petrini – climatica, economica e pandemica. Serve una visione di cambiamento profondo. Richiederà tempo, ma si intravedono già i semi nell’economia espressa dalle comunità di Terra Madre. È giunto il momento di riconoscere e amplificare il valore di queste comunità in tutto il globo. Il messaggio è forte e chiaro: in questo anno segnato così pesantemente dalla sofferenza per la pandemia di Covid-19, dalla crisi economica globale, dai lockdown in tutto il mondo, c’è un valore che non soltanto non è stato cancellato, ma anzi è stato rimesso in primo piano e della sua importanza in tanti, finalmente, hanno acquisito consapevolezza: il valore dell’essere parte di una comunità”.
Terra Madre diventa occasione di incontro e confronto in un’ottica nuova. “Abbiamo deciso di cambiare le lenti con cui leggiamo la realtà, mettendo da parte i confini nazionali e focalizzandoci invece sugli ecosistemi, cioè sulla relazione tra gli esseri umani e la natura, per comprendere i problemi che toccano tutti, indipendentemente dalla latitudine e dal continente”, aggiunge Serena Milano, segretaria generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus.
“Tre i temi centrali – ha detto Petrini – la biodiversità, intesa non solo per le razze animali, la frutta e la verdura, ma anche per quanto riguarda le lingue e i dialetti e le diversità culturali; l’educazione e la costruzione di spazi per la nuova economia, un cambiamento indispensabile al mondo perché – ha aggiunto Petrini – se pensiamo di uscire dalle crisi dando un’imbiancata ai muri, siamo sulla strada sbagliata: quel che occorre è consolidare i muri portanti”.
“Da sempre l’impegno di Slow Food si concentra sulla conservazione della biodiversità, attraverso il rispetto dell’ambiente, la promozione dell’agroecologia, la trasmissione dei saperi locali» spiega Francesco Sottile, del Comitato esecutivo di Slow Food Italia.
Il pianeta ha bisogno del nostro sostegno. I drammatici eventi che lo hanno devastato negli ultimi mesi, come la deforestazione in Amazzonia, gli incendi in Australia, le temperature da record in Siberia, ci spingono ad allargare il nostro impegno.
Da qui il nuovo obiettivo di Slow Food, che contrasta il cambiamento climatico sostenendo la biodiversità. “Lo facciamo attraverso le attività della nostra comunità, dei produttori e degli agricoltori, nel corso di sei mesi di confronto culturale”, prosegue Sottile.
Immagini dal sito Terra Madre – Salone del Gusto
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