A Palazzo Serbelloni dal 23 al 25 ottobre, il format che guarda a nuove tendenze e opportunità per l’export del vino italiano. Molte le novità introdotte e la partnership con il progetto want-ITA negli USA. Presenti 80 buyer internazionali, 80 aziende produttrici e un calendario di focus, masterclass e B2B da non perdere.
Anche quest’anno Italian Taste Summit si conferma come l’evento più atteso della stagione con un fitto calendario di appuntamenti e incontri finalizzati all’analisi delle performance del vino italiano negli ultimi anni e aperti a potenziali scambi e approfondimenti commerciali. Un nuovo format che si amplia per soddisfare le esigenze di ogni azienda vitivinicola del Made in Italy con un panel di attività incentrate sul mondo B2B e uno spazio dedicato al mondo B2C, con walk-around-tasting e masterclass pensate per un pubblico selezionato di buyer, operatori commerciali, giornalisti e manager della ristorazione e della GDO specializzata.
Teatro dell’evento, in programma dal 23 al 25 ottobre, sarà il prestigioso Palazzo Serbelloni, nel cuore del centro storico di Milano, che ospiterà gli appuntamenti del summit all’interno dei suoi preziosi saloni. Un contesto dai forti dettagli identitari, propriamente rappresentativo dell’heritage italiano, scelto per attribuire massima importanza e piena visibilità ai vini italiani. Qui si alterneranno gli interventi dei key player del mondo internazionale del vino che coinvolgeranno circa 80 cantine nello spazio export, 30 cantine nello spazio Italia, 40 giornalisti delle principali testate editoriali nazionali ed estere, 80 buyer, 60 operatori Ho.re.ca Italia e alcuni consorzi e associazioni italiane del mondo del vino e dell’enoturismo.
L’obiettivo di questa sesta edizione sarà quello di fornire un’interpretazione nuova del vino italiano – inquadrandolo nel sistema/brand Made in Italy – attraverso un linguaggio più moderno, in grado di accostarlo alle nuove generazioni di consumatori, e convergendo l’attenzione del mondo vitivinicolo verso altre sfere di produzione d’eccellenza, come la moda, l’enoturismo e la ristorazione. Centrale in questa edizione di Italian Taste Summit la partnership con want-ITA, il progetto più importante mai realizzato negli USA e dedicato alle eccellenze e al vivere italiano, dove verrà ospitata la più imponente e lussuosa enoteca mai aperta nel mondo, interamente dedicata ai vini italiani. A progettarla l’organizzazione del Concours Mondial de Bruxelles e altri partner di grandissimo rilievo tecnico. All’evento sarà presente Giovanni Massetti di Italia Development Group che, con Gran Via di Palermo ha progettato want-ITA per il Mall American Dream, a cinque miglia dal centro di Manhattan. Una partnership che Joanna Miro, CEO di Wine Global Aspect e fondatrice e presidente di Italian Taste Summit ha fortemente voluto per ancor di più ancorare questa edizione a quanto si realizza nel mondo per promuovere il valore del vino italiano e una migliore conoscenza dei territori produttivi: “Concretezza, visione, esperienza. L’export del vino italiano può e deve crescere, coinvolgendo territori e aziende che, oggi, non hanno la forza di presidiare e sviluppare l’export – sottolinea Joanna Miro -. want-Ita ha la nostra stessa filosofia di vita: il meglio, anche di nicchia, ma autenticamente italiano. Serve organizzazione ed un approccio sistemico”.
Il fil-rouge delle interconnessioni tra le cantine, i buyer e i distributori esteri provenienti da tutto il mondo e in particolare dal Giappone e Hong Kong, dagli Stati Uniti e dal Canada, dal Messico e dal Brasile, dalla Russia, dalla Svizzera e da altre nazioni europee, incluse quelle dell’Est.
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