I cercatori di tartufo sono considerati un po’ come “custodi del bosco”. Per tutelare questa figura di fondamentale importanza, si vaglia si l’istituzione di un albo professionale dei cavatori. Lo ha annunciato il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio.
Lo scorso 21 aprile, il sottosegretario Centinaio ha ricevuto al ministero Giuseppe Cristini, fondatore dell’Accademia italiana del tartufo nel mondo e direttore dell’omonima rivista. Al centro dell’incontro le opportunità e i progetti che avranno al centro uno dei prodotti di eccellenza del Made in Italy agroalimentare.
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“Tra i progetti che vogliamo portare avanti – ha spiegato Centinaio – c’è l’istituzione di un albo professionale dei cavatori, una figura che nel nostro paese rappresenta un custode del bosco, che può essere una guida, un narratore di un territorio e dare così anche ulteriore spinta a un turismo enogastronomico che poggia sui pilastri della qualità e del rispetto della natura, che fanno la differenza fra i nostri tartufi e quelli degli altri paesi. Per proteggere questa ricchezza lavoreremo anche ad accordi con i ristoratori”.
“Il tartufo è a giusta ragione considerato re della tavola ed è uno dei nostri ambasciatori nel mondo” ha evidenziato Centinaio .
“Il nostro tartufo – ha aggiunto Cristini – ha davanti a sé tantissime opportunità: ambientali, culturali ed enogastronomiche. Finalmente al ministero abbiamo trovato un paladino del gusto e un alfiere del Made in Italy”.
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