“Stanze gratis per chi cena in hotel dopo le 18”, così un albergatore aggira il Dpcm

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Mentre molti ristoratori sono indignati e infuriati per la chiusura alle 18 imposta dal nuovo Dpcm, da Macerata arriva la proposta di un albergatore. Simone Iualè, infatti, ha deciso che ospiterà gratis nel suo hotel per la notte coloro che si fermeranno a cena.

“Stanze gratis per chi cena in hotel dopo le 18”, così un albergatore aggira il Dpcm

Più che una proposta suona più come una provocazione. Simone Iualè, titolare de La Rosa dei Venti, hotel di Monte San Giusto, piccolo centro del Maceratese, e presidente provinciale degli albergatori, offre stanze gratis nella sua struttura. Questo consentirebbe alle persone di cenare anche dopo le 18, orario fissato dall’ultimo Dpcm per la chiusura di bar e ristoranti.

Di fatto le nuove misure non impediscono di cenare dopo le 18 a coloro che albergano in un hotel. “Non vedo la differenza tra chi usufruisce della cena perché alloggia un albergo e chi non può farlo perché non può concedersi una cena al ristorante – spiega -. Entrambi arrivano dall’ambiente esterno, è come se il virus navigasse ad orari e questo è assurdo”.

Gli effetti del Dpcm

L’imprenditore iniziò la sua attività come ristoratore. A 18 anni aprì un ristorante-pizzeria e solo dopo decise di acquisire un albergo. Nel suo ristorante aveva 140 posti, ridotti a 50 per garantire il distanziamento tra i clienti, ma sabato scorso ne ha avuti complessivamente 6 e domenica 3.

Gli sforzi economici per adeguarsi alle norme sanitarie e al distanziamento sono stati consistenti. La chiusura anticipata aggiunge un’ulteriore batosta ad un settore già messo in difficoltà da questo virus. Sono state molte infatti le disdette alle ultime prenotazioni. “Solo da noi, 48 gruppi hanno cancellato prenotazioni per 550 mila euro”, dice l’imprenditore. Da qui l’idea di un’alternativa per non chiudere. Anche perché, spiega, “con il virus bisognerà conviverci, visto che non sparirà dall’oggi al domani”.

Inoltre, gli incentivi promessi dal Governo non bastano per recuperare le perdite e gli investimenti sostenuti per garantire la sicurezza sanitaria nella struttura. “Non capisco come e dove andranno a cena i clienti degli alberghi che non hanno un ristorante – aggiunge Iaulè -. Probabilmente finiranno ammassati nelle aree di servizio lungo le autostrade”.

Ristoranti chiusi alle 18: “Situazione assurda e irresponsabile”

La risposta alla sua provocazione contro il decreto, “per solidarizzare con i colleghi e portare attenzione su una situazione assurda e irresponsabile” è stata positiva, perché con il solo passaparola sono arrivate le prime prenotazioni.

L’albergatore intende, ovviamente, rispettare le norme. Chi entra in albergo farà regolarmente il check-in per ottenere una camera, a quel punto potrà cenare, rispettando le regole del distanziamento. Poi, se lo vorrà, potrà pernottare “ma gratuitamente” e, la mattina dopo, potrà fare anche colazione come qualsiasi altro ospite della struttura. “Siamo sfiniti – conclude Iaulè – e abbiamo tanta rabbia dentro, lasciateci almeno lavorare in pace”.

Foto dalla pagina Facebook della struttura.

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