Lo chef Giorgio Orizio propone il suo “Risotto Sant’Andrea con fiori di lavanda e cremoso di pecora” in una doppia versione. Il piatto unisce le eccellenze alimentari italiane con l’identità franco-provenzale.
Il riso Sant’Andrea, dedicato alla Basilica in stile gotico della città di Vercelli, provincia europea del riso, è abbinato ad un cremoso di pecora (robiola fresca) aromatizzato ai fiori di lavanda bio, in puro clima primaverile. Un piatto ricco di fragranze, colori e dolci sentori di latte crudo.
Preparare un infuso di lavanda con due litri d’acqua e 20 g di fiori di lavanda essiccati, lasciare in infusione a 80° per circa 5 minuti.
In una casseruola scaldare l’olio di lino e tostare il riso Sant’Andrea, innaffiare con il Nebbiolo rosato, lasciare evaporare. Bagnare con brodo vegetale delicato, procedere con l’infuso di lavanda e continuare la cottura a fuoco moderato per circa 15 minuti.
Mantecare il risotto a fuoco spento con il cremoso di pecora. Servire in un piatto gourmet all’onda, con germogli di lavanda.
Preparare un brodo chiaro di verdure. Scaldare il burro chiarificato, tostare il riso, bagnare con vino spumante demi sec e lasciare evaporare. Procedere la cottura con il brodo vegetale. Preparare un infuso di lavanda con i fiori essiccati bio da aggiungere a cottura quasi ultimata, per preservarne la fragranza e il colore naturale. Ultimare la cottura del riso per 14 minuti, mantecare con il formaggio di pecora.
Sformare il risotto e passare in forno preriscaldato a 180°C per circa due minuti per una leggera gratinatura. Decorare con fiori di lavanda essiccati bio, o fiori eduli di lavanda nel periodo della fioritura.
Lo chef Giorgio Orizio, cuoco e gastronomo di professione, nasce come garde-manger. Ama definirsi artigiano del gusto, perché si dedica alla ricerca storica e sociologica delle tradizioni agroalimentari del territorio in cui opera.
Nel 2019 riceve l’onorificenza del “collegio Cocorum” per la sua partecipazione alla vita associativa della Federazione Italiana Cuochi. Dal 2017 infatti è rappresentante del dipartimento “Alta Formazione FIC”, Console per il Nord-Ovest e Questore per la città di Novara della prestigiosa Accademia di Gastronomia Storica e Gastrosofia. Collabora anche con la rivista online “Taccuinigastrosofici.it”.
La cucina non è tutto. Giorgio Orizio infatti è laureando Magistrale in Lingue, Culture e Turismo all’ Università del Piemonte Orientale. Nel 2020 ha conseguito nel 2020 un Master in Tourism Management, dopo la Laurea Triennale in Economia, promozione e gestione del turismo all’Università del Piemonte Orientale nel 2014.
Oggi è anche commissario d’esame in qualità di esperto del mondo del lavoro per i corsi finanziati dal FSE per la Regione Piemonte. Dal 2009 al 2019 ha collaborato con l’ente di formazione professionale CIOFS di Novara come docente formatore di numerosi corsi. Tra i suoi prossimi obiettivi, la specializzazione come consulente, coach e formatore aziendale per tutelare il patrimonio enogastonomico territoriale e nazionale.
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