Di questi tempi, sull’Etna, ci si concentra più nel fare cru da 100 punti invece che vini in grado di fare stare bene e di rendere felici. Palmento di Vino di Anna è un vino poco ambizioso (quantomeno nel nome), ma che al palato riesce a regalare quel tipo di felicità pura che ricorda (sì, sono un boomer) il primo e unico disco degli Strokes.
Risultato di microvinificazioni di diverse vigne ed uve, con una prevalenza del 95% di nerello mascalese, questo Palmento è un rosso che racconta un Etna diverso, fresco, edonista e appagante. A mio avviso uno dei (sempre più rari) casi di vini che non cercano un piacere intellettuale ma puramente fisico.
Una visiva scura, impenetrabile, fascinosa con un’olfattiva sfuggente, eclettica tra olive, pomodoro secco e fascinazioni boschive. Il palato si distingue per una rara, birichina freschezza. È un Etna senza la doc come sempre più spesso gli Etna migliori, un rosso che non si sforza di piacere e che piace e basta, come dovrebbe essere per tutti i vini.
Per tutti quelli che cercano un rosso che sa di Etna senza darsi arie, per tutti quelli che cercano un vino rosso per stare bene e basta. Stappate una bottiglia di Palmento e brindate alla felicità! In sottofondo, sentite un pezzo degli Strokes. Si chiama Someday ed è ottimista, futurista e appagante come questo vino.
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