Olgemone, il progetto che ha sequenziato il genoma dell’olivo

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Il genoma dell’olivo come non l’avete mai visto. Sì perché, dopo tre anni di studi e sperimentazioni, è stato finalmente sequenziato. Ormai, grazie al progetto Olgemone, non ha più segreti. Ne ha dato notizia, qualche giorno fa, il Crea-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.

Olgemone, il progetto che ha sequenziato il genoma dell’olivo

Un grande passo avanti per la sperimentazione. Il Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura ha presentato il sequenziamento completo del genoma dell’ulivo, varietà Leccino, tra le più diffuse.

“Il progetto Olgenome – spiega una nota – finalizzato a completare il sequenziamento della cultivar italiana di olivo ‘Leccino’, si è svolto nell’ambito del Piano Olivicolo Nazionale per incrementare in modo sostenibile la produzione nazionale, per promuovere l’attività di ricerca e di valorizzazione del Made in Italy, per recuperare le diverse varietà delle cultivar nazionali ed incentivare l’organizzazione economica della filiera”.

I ricercatori affermano che quello compiuto è “uno step essenziale per produrre conoscenze e sviluppare strumenti utili al miglioramento della specie e per caratterizzare gli elementi responsabili di processi biologici e/o di regolazione di vie metaboliche che possano poi essere trasferiti con tecniche convenzionali (incrocio) o avanzate (biotecnologie) nelle varietà di nuova costituzione”.

Il Crea Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura ha ideato e coordinato l’intera ricerca. Ha identificato e caratterizzato i geni espressi nella cultivar Leccino, grazie allo studio delle funzioni geniche di interesse. Il Crea ha ricevuto il supporto specialistico di Iga Technology Services per il sequenziamento e l’assembling del genoma e del Crea Genomica e Bioinformatica per lo sviluppo di una mappa genetica e l’annotazione funzionale del genoma.

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