Oasi Ca’ Granda, la prima oasi rurale italiana alle porte di Milano

Leggi l'articolo completo

Vivere la natura e le tradizioni culinarie della Lombardia è possibile grazie alla nuova Oasi Ca’ Granda, vicino a Milano. Nata nel 1456, è la prima oasi rurale d’Italia. La Fondazione Patrimonio Ca’ Granda è pronta a far rivivere e scoprire al grande pubblico quel grande tesoro di natura e cultura che va dal Ticino all’Adda. Il primo appuntamento è fissato per il weekend del 19 e 20 giugno.

Oasi Ca’ Granda, la prima oasi rurale italiana alle porte di Milano

Gli amanti della natura non potranno fare a meno di visitare la nuova Oasi Ca’ Granda. La Fondazione che tutela il patrimonio di questo territorio che va dal Ticino all’Adda, con questo suo ultimo progetto, è pronta a far rivivere e scoprire al grande pubblico quel grande tesoro di natura e cultura, frutto di sei secoli di donazioni. Un territorio con una storia unica, vicino a Milano, le cui origini risalgono indietro nei secoli.

L’Oasi comprende 8.500 ettari di terreno, 100 cascine, tre chiese e un’abbazia. Un’eredità difesa nei secoli dagli insediamenti urbani. La Fondazione si prende cura di questo patrimonio dal 2015, valorizzando le qualità agricole, ambientali e culturali del territorio . Ora l’Oasi apre le sue porte al pubblico tra percorsi, attività, tappe golose e un ricco calendario di eventi ed esperienze da vivere all’aria aperta e in piena sicurezza (Info: www.oasicagranda.it ).

Primo appuntamento, il weekend di “presentazione” del 19-20 giugno con speciali benvenuto nelle cascine, agriturismi, botteghe e fattorie didattiche. In particolare, il 20, all’abbazia di Mirasole si terranno laboratori per bambini, giochi antichi, visite guidate nelle campagne circostanti e una mostra fotografica nei chiostri (attività gratuite, previa registrazione).

Un viaggio tra natura e cultura

Volare in mongolfiera su pianure, fiumi e boschi. Immergersi nella natura correndo in bici lungo canali e risorgive. Riscoprire la vera cucina tradizionale lombarda con un pranzo in agriturismo. O fare la spesa a chilometro zero, mentre si va alla scoperta di antiche abbazie. Adesso è possibile.

Un territorio le cui radici affondano lontano nel tempo, fino al 1456. Fu allora infatti che venne fondato l’antico Ospedale Maggiore di Milano, l’attuale Policlinico. La struttura venne chiamata affettuosamente “Ca’ Granda” perché accoglieva e curava tutti, in particolare i più bisognosi. Da qui le origini del nome

Papi, nobili e borghesi donarono alla Ca’ Granda terreni e cascine: da affittare per sostenere le cure gratuite e da coltivare per nutrire pazienti, poveri e orfani.

Immagini dalla pagina Facebook della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda

Leggi l'articolo completo

Recent Posts

I ministri Urso e Lollobrigida aprono la 22esima edizione di Cibus

Il Ministro del Made in Italy e delle Imprese Adolfo Urso e il Ministro dell'agricoltura,…

2 ore ago

Sicilia secondo vigneto d’Italia, i bianchi e il bio trainano l’Isola: IL REPORT

La Sicilia è il secondo “vigneto” d’Italia per estensione, con 95.760 ettari coltivati, ed è la…

1 settimana ago

Saccharum, arriva la pizzetta di Gioacchino: “Un ricordo della mia adolescenza”

Gioacchino Gargano, pizzaiolo e patron di Saccharum, pluripremiata pizzeria ad Altavilla Milicia, presenta 'Ricordo di…

3 settimane ago

Tre nuove marmellate “Donnalia”: l’azienda di Delia esalta i sapori siciliani

Due nuove marmellate e una confettura: ecco le novità del marchio Donnalia, l’azienda di Delia,…

3 settimane ago

La nuova era del Nocera: presentato alla 56esima edizione del Vinitaly il Nocera Pet Nat Rosato di Cantine Amato, un vino ancestrale che parla ai giovani

È nato con i migliori auspici l’ultimo vino di Cantine Amato, vivace realtà siciliana a…

3 settimane ago

Generazione next: il nuovo volto del vino siciliano

Crescita, dialogo, territorio: il passaggio generazionale nel mondo del vino siciliano presentato il gruppo all’interno…

3 settimane ago