Comprare cibo online, per un italiano su dieci è la prassi da quando si è diffuso il Covid

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Che il Coronavirus abbia cambiato le abitudini degli italiani, è innegabile. Le restrizioni, le chiusure e i lockdown ci hanno costretto a rivedere molte consuetudini, tra cui quella di mangiare fuori casa. Per molti mesi, il cibo del ristorante è arrivato a casa solamente tramite consegne a domicilio. Per effetto del Covid, adesso, un consumatore su dieci acquista generi alimentari solamente online.

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Comprare cibo online, per un italiano su dieci è la prassi da quando si è diffuso il Covid

Inizialmente sembrava un po’ strano. Se da un lato molti erano già avvezzi ad ordinare cibo tramite il canale digital, altri preferivano il contatto di presenza. Anche una semplice telefonata vecchio stile. Con la diffusione della pandemia di Coronavirus sono cambiate tante abitudini e ci siamo accostasti sempre di più alle ordinazioni online.

Oggi un consumatore su dieci acquista generi alimentari in Italia ricorrendo quasi esclusivamente al canale digital. Lo rileva una ricerca  realizzata da Netcomm, Consorzio del Commercio Digitale Italiano, in collaborazione con MagNews, azienda attiva nel campo della comunicazione integrata, del marketing digitale e della gestione dei processi,  La ricerca, presentata durante la sedicesima edizione del Netcomm Forum, evento di riferimento in Italia sui temi dell’e-commerce, confronta gli attuali comportamenti con quelli adottati dai consumatori poco prima dello scoppio della pandemia (gennaio 2020).

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Lo studio nel particolare evidenzia come, dal 2020 al 2021, il comportamento d’acquisto “tutto digitale” in ambito food sia quintuplicato, passando dal 2% al 9,9%.

“Attraverso questa ricerca riscontriamo- afferma Florida Farruku, general manager di Diennea, società a cui fa capo MagNews – come la “customer revolution” emerga non sugli strumenti o canali fortemente influenzati dalle restrizioni, ma anche nella maturità digitale e nell’accelerazione che ha cambiato abitudini e modalità dei consumatori, costringendoci a vivere esperienze e necessità che probabilmente avremmo raggiunto solo tra un po’ di anni e forse non tutti. Si tratta di un passaggio di valore importante, facilitato e potenziato dalla Rivoluzione Digitale che sta interessando ogni settore industriale” .

“I comportamenti di acquisto ad oggi dei consumatori italiani – commenta Roberto Liscia, presidente di Netcomm– sono molto più orientati all’utilizzo dei punti di contatto digitali con le insegne e i brand, fenomeno evidentemente accentuato dall’attuale pandemia ma allo stesso tempo identificativo di una confidenza nell’utilizzare le modalità di relazione messe a disposizione dal digitale che era già in atto da tempo”.

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