Nasce il marchio “Eccellenze di Montalcino”, il borgo toscano svela i suoi primati

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Moltalcino svela i suoi primati e dà vita al marchio “Eccellenze di Montalcino”. Nel medagliere del borgo toscano non c’è solo il vino. A questo si aggiungono il miele, le prugne, il farro e tanti altri prodotti da valorizzare, oggi, con il nuovo marchio.

Nasce il marchio “Eccellenze di Montalcino”

Il borgo toscano è noto per il suo vino. Il Brunello, infatti, è una locomotiva che viaggia spedita. Anche in tempi difficili come quest’anno segnato dal Coronavirus, il Brunello è andato avanti. Con lui, anche le  300 aziende vitivinicole montalcinesi. L’insieme, infatti, muove un valore del prodotto finito oltre quota 1,2 miliardi di euro. Lo confermano stime Valoritalia e Winenews sulla base delle quotazioni dell’annata 2014.

Montalcino non ha solo il vino tra le sue eccellenze. Accanto a questo brand campione del wine business, il borgo svela gli altri suoi primati. Montalcino, infatti, è il primo produttore italiano di miele ed è il numero uno per la produzione di prugne e di farro. Inoltre, in questo distretto dorato della Val D’Orcia che è Patrimonio Unesco, contempla anche uno dei più grandi produttori di zafferano. Tra i gioielli locali si conta anche il tartufo bianco delle crete senesi che ha in San Giovanni d’Asso il suo polo.

Per valorizzare questo insieme di primati nasce il marchio “Eccellenze di Montalcino”, annuncia Remo Grassi, presidente della Fondazione territoriale del Brunello di Montalcino in occasione dei 40 anni della Docg. “Abbiamo depositato il marchio – precisa – e ora stiamo definendo il logo. L’obiettivo è valorizzare il percorso di sviluppo sostenibile della nostra oasi di biodiversità dove anche l’agricoltura e l’allevamento green segnano trend di crescita e possibilità di occupazione per i giovani interessati a lavorare in un crocevia di arte e paesaggi incontaminati che ha avuto la capacità di rinnovarsi dopo lo spopolamento degli anni Sessanta. La Fondazione è il soggetto attuatore del distretto rurale e sta pianificando strumenti, a partire dal marchio delle Eccellenze, per moltiplicare le produzioni certificate e di qualità”.

Il marchio è stato depositato dalla Fondazione territoriale del Brunello, emanazione culturale del Consorzio del Brunello.

Il comprensorio è di circa 31mila ettari. Di questi solo il 15% è vitato, la metà è occupato da boschi, il 10% da oliveti e la restante parte da seminativo, pascoli, frutteti e altre colture. Oltre il 25% delle imprese agricole del territorio sono certificate biologiche e biodinamiche e sono a conduzione di imprenditori under 35 gli esempi di produzione sostenibile che si stanno sviluppando per la filiera del pecorino e dei formaggi di capra.

Immagini da Pixabay

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