Si conclude con successo il primo salone esperienziale dell’enogastronomia mediterranea alle ciminiere di catania 7/8/9 dicembre 2019
Si è appena concluso Mediterraria, il Salone esperienziale dell’enogastronomia mediterranea, che nell’ultimo giorno di vita è stato soprattutto un approfondimento BtoB dedicato ai professionisti del settore.
Un finale in bellezza per la 3 giorni in full immersion tra vino, cibo ed esperienze, organizzata da Amazing srl di Salvo Peci e Giusy Giacone, caratterizzata da una significativa presenza degli studenti dell’Istituto Pestalozzi di Catania che insieme ai visitatori hanno assistito ai cooking show.
Un programma ricco, ideato in partnership con Sicilia da Gustare e il suo editore Carmelo Pagano, una collaborazione che ha consentito una rotazione continua degli chef, i quali anche per l’ultimo giorno hanno dato spettacolo, ecco tutte le firme presenti sul palco: gli chef Maurizio Urso e Giovanni Dragonetti, la giovane Dalila Grillo di Vineria Modì , Pasquale Caliri chef del Marina del Nettuno, Andrea Alì e Paolo Didomenico dell’Associazione Vicoli e Sapori di Palazzolo Acreide, Pietro D’Agostino 1 stella Michelin nel suo La Capinera di Taormina, Corrado Dipietro chef de I Pupi Bistrot, Lucio Bernardi chef patron del mitico Filippino di Lipari, Nino Ferreri chef di Villa Athena ad Agrigento, Salvatore Piccione chef patron del T’Anna Mari Restaurant a Malta.
Un grande team che ha rielaborato attraverso il linguaggio universale della cucina temi importanti come l’identità mediterranea, la valorizzazione dei bacini enogastronomici, l’importanza del rispetto dei cicli naturali e della vocazione dei territori.
La dieta mediterranea come patrimonio comune e al tempo stesso ricchezza personale intesa come salute e benessere, un concetto espresso anche da Maurizio Urso: “Un’alimentazione sana è garanzia di buona salute e longevità” – ha detto lo chef siracusano – “nei miei piatti uso ingredienti semplici che racchiudono proprietà benefiche, alimentarsi è anche prendersi cura di sé”.
L’intento dello scambio come arricchimento culturale è un impegno da portare avanti anche per Salvatore Piccione, arrivato da Malta, dove lavora da 17 anni: “Valorizzare la cucina di memoria anche per tramandarla alle generazioni future e promuovere l’integrazione fra le culture” – ha dichiarato lo chef originario della provincia di Ragusa – “è un passaggio di testimone che occorre fare per trasmettere anche ai giovani i valori di una cucina basata sull’economia dei territori che genera un’alimentazione sana nel pieno recupero delle risorse e della lotta allo spreco”.
Gli chef Paolo Didomenico e Andrea Alì sono saliti sul palco in veste di ambasciatori dell’Associazione Vicoli & Sapori di Palazzolo Acreide (SR) portando un messaggio di inclusione dei territori: “ Le cucine sono da sempre luoghi di aggregazione e inclusione culturale ma desideriamo lanciare un appello alle istituzioni affinché si occupino sempre di più del territorio, anche dal punto di vista pratico della viabilità, che consente all’enoturista la concreta accessibilità ai territori, che vorremmo anche vedere sempre in ordine e puliti, grazie agli interventi costanti di rimozione dei rifiuti che devono essere più frequenti: si tratta di operazioni indispensabili per migliorare l’offerta enoturistica”.
Nell’ambito di Mediterraria è stata molto importante la partecipazione di Slow Food, presente con un villaggio dedicato ai presidi di Sicilia, dove oltre ad assaggiare le eccellenze è stato possibile ascoltare storie di tutela dei prodotti e di resilienza dei contadini-artigiani.
Terre diverse ma unite dallo stesso mare, che connette e avvicina da secoli, ecco perché la manifestazione ha voluto per premiare le personalità che si sono distinte per aver lavorato alla diffusione dei valori della civiltà mediterranea.
Tutti i premiati della prima edizione di Mediterraria:
Il riscontro positivo ricevuto dal pubblico e dai professionisti del food ha già fatto partire i preparativi per il prossimo anno, un appuntamento da segnare già in agenda per Gennaio 2021, una seconda edizione dove sarà possibile parlare ancora attraverso il linguaggio del cibo di strategie e sostenibilità, filiera corta e dell’importanza di strutturarsi in network nel Mediterraneo.
l presente articolo è un comunicato stampa caricato dalla redazione di CookMagazine
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