Anche i limoni diventano sostenibili e come se non bastasse si può mangiare pure la buccia. Sempre più consumatori consapevoli scelgono di utilizzarli e si registra un vero e proprio boom.
Con la diffusione della pandemia di Coronavirus sono cambiate molte abitudini. Alcune in meglio e tra queste si conta la rinnovata attenzione verso la stagionalità dei prodotti. Sempre più consumatori, infatti, con l’emergenza sanitaria sono diventati più consapevoli. Si scelgono accuratamente i prodotti da portare a tavola e i limoni sostenibili, dei quali si può mangiare anche la buccia, fanno registrare un vero e proprio boom.
I limoni, agrumi versatili per gli usi e la stagionalità, sono diventato lo specchio di un consumatore più attento ed esigente in fatto di territorialità ed origine. Lo fa sapere Unifrutti, tra i principali produttori, importatori e distributori italiani di frutta fresca.
“Grazie alle diverse produzioni di limoni del gruppo, dislocate in varie aree climatiche – spiega il ceo di Unifrutti Italia, Gianluca Defendini – siamo facendo un’attenta selezione dei raccolti per poter distribuire ampi volumi di limoni a buccia edibile 365 giorni all’anno”.
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Secondo Unifrutti, il limone è la terza categoria con il più alto fatturato nel 2020 nell’ambito dell’agricoltura sostenibile. Il risultato deve essere affiancato ad un altro valore aggiunto per questo agrume: la buccia edibile. In questo modo si può consumare il limone in sicurezza in ogni sua parte, dalla scorza al succo. E in questo l’Italia si pone tra i Paesi migliori, grazie ai suoi standard qualitativi particolarmente rigorosi. Un’esigenza legata in primis alla cucina, altra abitudine casalinga che la pandemia ha contribuito a riportare in auge nella vita degli italiani nell’ultimo anno.
Per quanto riguarda la distribuzione di limoni made in Italy, in inverno la maggiore fornitrice è la Sicilia con il Femminello di Siracusa Igp. In estate invece Unifrutti mira a triplicare l’importazione della varietà Eureka con buccia senza ceratura e chem-free. Si tratta di limoni provenienti dai 300 ettari in Argentina e dalla divisione South Africa del gruppo, con un costante innalzamento degli standard qualitativi.
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