Le nanoparticelle per riscrivere il ruolo del vino al Verona Wine Web

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La digitalizzazione, l’innovazione dei processi produttivi e dei prodotti alimentari può aiutare i produttori e i consumatori di vino nell’elaborare nuove proposte per il mercato. Sviluppo sostenibile, economia circolare e digitalizzazione per un’evoluzione della filiera del vino sempre più orientata verso la sostenibilità e l’innovazione sono le tematiche al centro dell’edizione 2022 del Verona Wine Web, l’evento che punta i riflettori sullo sviluppo sostenibile e le strategie digitali declinati in tutti i campi della filiera vitivinicola: dalla vigna alla cantina, dal rapporto e le sinergie con il territorio alle nuove tecnologie, fino al marketing territoriale, alla comunicazione e alla promozione sui mercati internazionali.

Uno spazio dedicato alle aziende con piccole produzioni di alta qualità e alle start-up gestite da quelle realtà che con passione, innovazione e tenacia si cimentano nella salvaguardia e nella produzione di ottimi vini da vitigni autoctoni. Un settore che vede la crescita anche del mondo del “wine accessories and innovation”, con la fioritura di interessantissimi accessori che completano l’offerta legata alla promozione del vino e all’esperienza sensoriale, dall’oggettistica per la degustazione, il servizio per enoteche e ristoranti e il packaging. A tal riguardo, anche il mondo delle nanotecnologie fa il suo ingresso nell’universo del vino. Tra i relatori della nuova edizione del Verona Wine Web vi sarà Sabrina Zuccalà, imprenditrice e presidente della società “4ward360” che si occupa dei trattamenti nanotecnologici, con una continua ed intensa attività nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione di formulati nanotecnologici per la protezione e conservazione delle superfici materiche.

Sono numerosi gli ambiti di applicazione delle nanotecnologie al mondo del vino e la presidente di 4ward360 avrà il compito di sviluppare la tematica, rilanciando il rapporto che sussiste tra agricoltori e innovatori. “Le nanotecnologie consentono di sviluppare nanoparticelle mirate a migliorare le caratteristiche aromatiche del vino. Utilizzando le nanoparticelle progettate per legarsi alle molecole di metossipirazine (la classe di composti chimici che producono odori indesiderabili) si possono eliminare le molecole sgradevoli in eccesso, senza intaccare il profilo aromatico del vino”, ha dichiarato Sabrina Zuccalà. Sostanzialmente, attraverso le nanoparticelle si possono ridurre alcuni degli aromi indesiderati del vino o ridurre la quantità di quelli desiderati ma presenti in eccesso. Lo sviluppo di nanoparticelle mirate alla rimozione di composti indesiderati rappresenta una visione interessante per le startup innovative che vogliono sviluppare l’innovazione in rapporto alla promozione del vino di qualità.

Alcuni dei difetti del vino, su tutti il famigerato sentore di tappo, sono causati da proteine che, attraverso nanoparticelle magnetiche, possono essere rimosse, in maniera semplice ed assolutamente sicura. Altro aspetto fondamentale è quello del packaging legato al vino. “Il packaging alternativo alla plastica si moltiplica, utilizzando nuovi materiali: fibre di legno, nano-argille, fecola di patate, lignina, funghi, bucce d’avena, fino a sottoprodotti dei semi di cacao. Nel mondo del confezionamento del vino le nanotecnologie possono produrre un’importantissima innovazione coniugando l’utilità con l’eleganza della confezione”, ha dichiarato la Presidente di 4ward360.

D’altronde, con l’emergenza sanitaria e le nuove dinamiche dei consumatori attenti a qualità e sostenibilità, le vendite on line di alcolici in Europa sono aumentate del 34% con una domanda sempre più frequente di packaging sostenibile, facili da aprire e ad alta protezione e resistenza. Una ricerca condotta da Smurfit Kappa nei paesi europei, Italia compresa, mostra che il 69% degli 8.000 intervistati che acquistano vino on-line preferisce imballi a base carta; il 59% desidera packaging facili da aprire; 1 su 10 ammette che ci ripenserà prima di rifare un ordine on-line in caso di danneggiamento della merce. Le nanotecnologie possono riscrivere il ruolo dei produttori e di coloro che si occupano di confezionamento del vino. 

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