Arriva l’istituzione “Capitale italiana del vino“. L’annuncio è arrivato dall’associazione delle Città del Vino. L’iniziativa, attiva dal 2021, mira a dare risalto al territorio tramite eventi legati alla filiera del vino.
L’importate titolo nazionale nasce sulla scorta di quanto avviene per l’indizione della Capitale Europea del Vino, che vede coinvolte a rotazione comunità italiane, portoghesi, spagnole e di altre realtà europee.
La finalità della nuova istituzione è quella di dare ogni anno “una forte visibilità ad un territorio attraverso sia gli eventi e le iniziative che fanno parte del calendario ordinario, sia gli appuntamenti specifici dedicati in particolare alla filiera vitivinicole e al Città del Vino”.
Il riconoscimento sarà annuale e itinerante. Sembra però che Villa Parigini, già sede di un’altra importante associazione come le “Città dell’Olio”, possa diventare la sede nazionale dell’associazione vitivinicola. L’assemblea è propensa a questa idea “dati gli ampi spazi disponibili – afferma una nota – e la necessità di ricercare una collocazione che consenta a Città del Vino di svolgere il proprio lavoro in modo più efficace e di avere una sede di prestigio”.
Le candidature sono aperte “sulla scorta di quanto avviene per l’indizione della Capitale Europea del Vino di Recevin, la Rete europea delle Città del Vino, che vede a rotazione coinvolte comunità italiane, del Portogallo, della Spagna e di altre realtà vitivinicole europee”.
L’Assemblea nazionale di Città del Vino, che ha deliberato l’istituzione, si è tenuta alla Villa Parisini di Basciano, nel Comune di Monteriggioni, a pochi passi da Siena. Vi hanno partecipato 157 Comuni in rappresentanza degli attuali 430 soci.
“Nonostante il virus – ha affermato il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon – non ci siamo arresi. Un esempio è l’aver comunque programmato con il Movimento Turismo del Vino la prossima edizione di Calici di Stelle, dal 2 al 16 agosto; ringrazio il Comune di Cocconato d’Asti che subito per primo ha aderito al nostro invito e sottolineo soprattutto la partecipazione del Comune di Vo’ Euganeo che ha deciso di fare Calici di Stelle proprio per dare un segnale di ripresa e di speranza; ricordo che Vo’ è stata la prima zona rossa e ha registrato il primo decesso per covid-19. Se Vo’ si è fatto avanti allora l’invito è anche per gli altri comuni che seguano il suo esempio”.
Nel corso dell’Assemblea è stato ricordato con un minuto di silenzio Paolo Benvenuti, storico direttore generale scomparso lo scorso febbraio. Un pensiero anche ad altri due grandi amici delle Città del Vino che nel frattempo ci hanno lasciato: Paolo Saturnini, ex presidente nazionale dal 2000 al 2003, e Gianfranco Tosi, a lungo Consigliere nazionale e Coordinatore degli Ambasciatori delle Città del Vino.
“Vorrei ringraziare – ha detto Zambon – chi è stato vicino a Paolo Benvenuti e alla sua famiglia. In suo nome stanno fiorendo molte iniziative, ricordo, ad esempio, la wine business school di Tollo e l’intitolazione di una vigna a suo nome nel parco di Lamezia Terme”.
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