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I vini delle Feste, una guida per godere delle migliori bollicine: bianchi, rossi e dolci
19 Dic 2020 08:00

Sarà un periodo festivo decisamente diverso per molti italiani, ma ci sono cose che non cambiano mai, come un calice di buon vino a tavola. Come suggeriva il buon Goethe “la vita è troppo breve per bere vini mediocri”, quindi non perdete le nostre dritte per godervi le migliori bollicine, bianchi, rossi e dolci delle feste.

Prosecco Doc Extra Brut – Masottina

È l’ultima etichetta nata in casa Masottina, messo in commercio a partire dall’ottobre 2020.

Una piacevole scoperta, tra i pochissimi Extra Brut della Doc Prosecco. Giallo paglierino scarico, immediati profumi caratteristici di pera Williams, agrumi, pesca bianca con sbuffi minerali.

Il sorso è accattivante, cremoso e con lunga persistenza sapida, che aumenta il desiderio di un altro calice, e poi un altro, e un altro ancora.

Questo Prosecco ha un solo difetto: la bottiglia finisce in fretta! Ottimo con la frittura di calamari.

Trentasei mesi Metodo Classico Spumante Brut. – Le Morette

Foto by Le Morette

Un 36 mesi sui lieviti agile da Turbiana e Chardonnay, dal colore paglierino, con un ventaglio olfattivo che si apre su note di tostatura, mandorla, ricordi di frutta e un inconsueto cenno di lavanda.

Il sorso è un saliscendi di sapidità e freschezza su fondo tostato. Questo spumante è un bell’esempio di come la Turbiana sappia prestarsi anche alla spumantistica, ingentilita dalla presenza dello Chardonnay.

Ci si diverte con più abbinamenti trasversali, dall’aperitivo ai secondi di pesce.

DØM Rosé Franciacorta Dosaggio Zero Riserva – Mirabella

Foto by Mirabella

Un bollicine estremamente complesso, nato per celebrare i 40 anni dell’Azienda di Rodengo Saiano, che affina sui lieviti per almeno 100 mesi. La cuvée è una selezione di pinot nero per il 60%, pinot bianco per il 25% e per il 15% chardonnay provenienti dai Cru di Paderno.

Color rosa antico brillante, segnato da profumi di spezie, agrumi, bacche rocche selvatiche e ricordi di crosta di pane.

In bocca è succoso, masticabile e strutturato. Colpisce la lunghezza e l’eleganza complessive.

Data la complessità dello spumante può essere portato a tutto pasto, accompagnando anche piatti di carne strutturata, come la faraona o il pollo ripieno.

Cuvée dell’Angelo Pas Dosé 2012 – Castello di Cigognola

Un 72 mesi sui lieviti, dal naso intenso di frutta gialla, cedro, nocciole e soffi di pan brioche, che stupisce in bocca per complessità e lunghezza.

Un metodo classico da Pinot Nero in purezza, che per struttura può reggere abbinamenti arditi, persino con le carni grasse, come un ricco zampone alla modenese.

Lo spumante è dedicato ad Angelo Moratti, il presidente della Grande Inter di Mazzola.

Campocasa – Jako Wine

È il vino che reputo la migliore novità del 2020, prodotto dal Roscetto, un vitigno semisconosciuto di origine laziale riscoperto dalla Jako Wine. Messo al naso alla cieca ha uno stile francesizzante, che ricorda quasi uno Chenin Blanc, a partire dal colore paglierino luminoso tendente al dorato.

Il naso ha tratti eterei molto eleganti, ricordi di olio di lino, agrumi, pepe bianco, vaniglia e note minerali. Al palato è pieno, sapido, fresco con retrogusto di spezie e buona lunghezza.

Il Roscetto ha una buccia spessa e pruinosa, che tende ad arrossire quando si avvicina la vendemmia. Ottima la bevibilità a tutto pasto, ma per le feste regalatevi un abbinamento fuori dal comune col risotto al piccione.

Colli Tortonesi Timorasso Doc Il Montino 2018 – La Colombera 

Foto by La Colombera

È considerata, a ragione, The Queen of Timorasso, Elisa Semino, rappresentante di quella generazione di produttori che hanno creduto nella riscoperta di questo vitigno che sa sfidare il tempo.

Il Montino proviene da un unico vigneto coltivato su terreni argillosi chiari e scuri. Già molto convincente ora, gli si concede qualche peccato di gioventù, guardandolo in prospettiva per i prossimi anni.

I tratti olfattivi sono quelli tipici del vitigno, da quelli del miele, alle erbe aromatiche sino alle spezie, per una bocca ricca, materica, lunga e segnata da buona acidità.

Tutte caratteristiche che tenderanno ad arricchirsi di profondità col tempo, portandolo a essere più ampio e complesso. Cominciate con le lasagne verdi al ragù di coniglio per portarvelo fin con la gallina ripiena.

Prova d’Autore Umbria Rosso IGT 2016 – Roccafiore

Da Sangiovese, Sagrantino e Montepulciano nasce un rosso di grande carattere, che evolve per due anni in

legno, più un altro anno in bottiglia. Grande la complessità, che ci porta dal piccolo frutto rosso, a tracce di spezie financo alla macchia mediterranea. 

Il sorso è un’esplosione di ricchezza gustativa, tempra e struttura. Un rosso di questa personalità ha bisogno di piatti complessi, selvaggina e formaggi stagionati.

A Natale concedetevi di berlo con un cervo in salmì accompagnato dalla composta di mirtilli.

Frappato Shiraz Terre Siciliane IGT 2019 – Lignum Vitis

Foto by Enowinery

La sua etichetta in legno è già tutto un programma con quelle onde che ricordano quelle gravitazionali teorizzate da Albert Einstein e un brand, Lignum Vitis, che richiama al processo di maturazione del vino in botte.

Il vino è una piacevole scoperta, con quei profumi speziati, che ammiccano al pepe nero, al cioccolato fondente e alla confettura di frutti rossi.

Il sorso si rivela coerente, con buona freschezza complessità. Ottimo con un ricco antipasto all’italiana.

Chianti Classico DOCG 2017Poggio Torselli

Foto by Poggio Torselli

Un rosso carico di profumi, dal quelli di piccoli frutti rossi, come il mirtillo e la mora, a quelli di spezie, con qualche lieve soffio erbaceo. Il sorso è coerente con quanto percepito al naso, con tannini vibranti, rotondità e sferzante freschezza.

L’Azienda di proprietà della famiglia Zamparini ha da poco inaugurato un nuovo corso enologico nel Chianti Classico, adottando un’agricoltura sostenibile e rispettosa degli equilibri del territorio e delle persone che lo abitato.

Si abbina a tutti i tipi di carne, alle zuppe toscane, ma anche a piatti di pesce elaborati. A Natale provatelo con un brasato di cinghiale.

Calinverno Rosso Veronese IGT 2016 – Monte Zovo

Foto by Calinverno

Una bellissima scoperta, questo rosso della famiglia Cottini, prodotto nella Tenuta di Caprino Veronese da vigneti a 250-300 metri d’altitudine.

Piace per quel corredo complesso di profumi evoluti di confettura di frutti rossi, ciliegia sotto spirito, pot-pourri di fiori e speziatura, figli di un metodo di appassimento in due fasi elaborato dal titolare, Diego Cottini.

La prima avviene in pianta con una surmaturazione delle uve lasciate sul tralcio fino alla comparsa delle prime brine invernali, mentre la seconda in fruttaio come da tradizione.

Un processo possibile solo in alcune annate particolarmente favorevoli. Il sorso è rotondo, con buona freschezza e lunghezza. Durante le feste provatelo con il cappone arrosto agli agrumi.

Montereggi IGT 2018 – Villa Bibbiani

Foto by Villa Bibbiani

Da Cabernet Sauvignon in purezza, un rosso rubino carico, con profumi di buona espressività, tra cui spiccano le spezie, il caffè e il cacao.

Sbuffi di frutta rossa impreziosiscono il quadro olfattivo. Al palato è rotondo, morbido, dai ritorni speziati. Tannini setosi.

Un’annata, la 2018, che ha ottenuto il The WineHunter Award Rosso, premio ufficiale dell’evento Merano Wine Festival, mentre fuori dai confini nazionali è stato insignito della medaglia di bronzo nell’ambito dell’edizione 2020 del Decanter Wine World Award (DWWA). Da provare col maialino da latte al forno.

Amarone della Valpolicella Docg 2011 – Brolo dei Giusti

Foto by Brolo dei Giusti

Una bomba di aromi, complessità e bevibilità questo Amarone della linea Brolo dei Giusti prodotto solo nelle annate migliori con tiratura limitata. Soffi di spezie, caffè e cacao, su fondo fruttato per un sorso ampio, strutturato e potente.

Le uve da cui nasce il vino, Corvina Veronese, Corvinone e Rondinella, provengono da tre appezzamenti di quasi 19 ettari condotti direttamente dall’azienda.

Il più grande dei tre, di quasi 13 ettari, ha le caratteristiche di un vero e proprio “brolo”, un vigneto racchiuso e prezioso come da tradizione contadina della Valpolicella. Il “giusto” evocato dal nome rappresenta un omaggio all’agricoltore, che si siede sui muretti a secco (le marogne) ad ammirare la sua terra dopo il lavoro. Per le feste godetevelo con uno stracotto di stinco di manzo speziato.

Genesi Marsala – Pellegrino

Foto by Cantine Pellegrino

È il vino più esclusivo della nostra selezione, appena 2000 bottiglie in edizione limitata, che celebrano i 140 anni d’anniversario delle Cantine Pellegrino. Unico Marsala ad essere prodotto da uve rosse, Genesi ha un colore rubino intenso con riflessi violacei, profumi intensi di datteri, melograno, frutta secca e richiami di mirtilli. Al sorso è dolce, con piacevole tannicità.

L’etichetta esprime la linea del tempo che inizia nel 1836, nascita del fondatore Paolo Pellegrino e prosegue passando attraverso tutti i discendenti in linea retta, fino ad arrivare ad oggi, nel 2020, con l’ultimo nato.

Averne una bottiglia, significa entrare un po’ nella storia del Marsala. Godetevelo come vino da meditazione. Se non doveste riuscire a trovarlo, visto il numero limitato di bottiglia, chiudete in dolcezza le feste con Nes Passito di Pantelleria sempre di Cantine Pellegrino e una fetta di panettone.

Tanti auguri!


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