I ristoratori e la piaga dei “no-show”, la soluzione esiste: è la “scheda cliente”

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Nei giorni scorsi è tornato nuovamente d’attualità il dibattito sulla piaga dei “no-show”, ovvero della mancata presentazione al ristorante di uno o più clienti dopo una prenotazione. Il ristorante spagnolo Amelia, due stelle Michelin, ha infatti ottenuto dal Tribunale di primo grado di San Sebastián l’archiviazione della causa intentata da un cliente dopo che il locale gli ha addebitato 510 euro come sanzione per non essersi presentato nel giorno della prenotazione.

Secondo un sondaggio condotto da Format Research e TheFork a marzo 2023, i ristoranti ritengono che lo strumento più efficace per contrastare il fenomeno del no-show la “scheda cliente” che permette di avere “un indice affidabilità sul cliente, in modo da poter richiedere una conferma aggiuntiva a chi ha fatto maggiori no-show storicamente”. Seguono la richiesta di una conferma via mail e la prenotazione con la carta di credito a garanzia.  Attualmente TheFork consente ai ristoranti stellati di attivare quest’ultimo servizio che ha sin da subito portato ad ottimi risultati con un calo del 35% dei no-show rispetto al valore medio di mancate presentazioni registrato dai ristoranti italiani su TheFork nel 2023.

I possibili rimedi ai no-show

“Attualmente il nostro gestionale TheFork Manager impedisce allo stesso utente di effettuare una prenotazione per lo stesso giorno e alla stessa ora in più ristoranti e offre una serie di strumenti per contrastare i no-show – spiega Carlo Carollo, nuovo Country Manager di TheFork in Italia – Tra questi, la possibilità di tenere traccia dei no-show fatti dai clienti, la richiesta di una conferma della prenotazione, un promemoria che consente all’utente di annullare con un solo click, la garanzia della prenotazione con carta di credito per i ristoranti stellati”.  

“Attenzione a ridurre tutto alla carta di credito a garanzia però – aggiunge Carollo – non è una panacea. Le multe per i clienti che non onorano le prenotazioni sono una soluzione efficace, ma solo per alcuni ristoranti che faticano a sostituire un tavolo all’ultimo momento. Negli altri casi possono essere un boomerang perché disincentivano le prenotazioni. Ecco perché abbiamo creato più di uno strumento alternativo per contrastare le mancate presentazioni e ne stiamo studiando di nuovi per il futuro. Siamo fiduciosi di poter incidere ulteriormente, per ridurre i no- show ad una situazione puramente marginale”. 

“L’andamento dei no-show, per varie fonti di settore e articoli online, vede una media generale a livello globale delle mancate presentazioni del 20% – spiega The Fork – Se consideriamo invece solo i canali digitali (escludendo app e sito di TheFork) in Italia il tasso di no-show medio del 2023 è stato del 6%, ma per le prenotazioni fatte attraverso app e sito di TheFork si arriva al solo 2,9%, un dato stabile negli anni con leggeri e costanti miglioramenti dal 2021 in poi”.

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