E’ una delle diete più nominate, ma in realtà sono ben pochi coloro i quali conoscono realmente in cosa consista e perchè riesce ad apportare e mantenere benefici alla salute nel tempo. Dato allarmante è che, nonostante i comprovati effetti positivi sulla salute sia a livello psichico che fisico, sono circa 48.000.000 gli italiani a non conoscere la dieta mediterranea (dati SIPREC).
Negli ultimi anni, inoltre, si è osservata una riduzione all’aderenza a questo modello alimentare sostituendolo con altri non altrettanto salutari ed equilibrati. Le motivazioni di questo cambiamento in negativo sono riconducibili principalmente a: globalizzazione dei consumi alimentari; prevalente disponibilità di cibi ad alto impatto calorico particolarmente ricchi in grassi, zucchero e sale; cambiamento dello stile di vita e della modalità di consumo del cibo; aumento dei pasti consumati fuori casa; notevole aumento dell’acquisto di prodotti preconfezionati, inscatolati e precotti.
La Dieta Mediterranea nasce negli anni ’60 e pone le sue basi sullo stile alimentare caratteristico dei paesi dell’area mediterranea.
La ricerca tutt’oggi continua a confermare come l’aderenza a questo modello determini una riduzione di circa il 9% della mortalità complessiva; più specificatamente, una riduzione del 9% della mortalità legata alle malattie cardiovascolari, del 6% dell’incidenza di neoplasie e una riduzione del 13% di malattie come il Parkinson e l’Alzheimer.
• Non è un’alimentazione vegetariana: sebbene uno dei suoi pilasti sia l’elevata frequenza di assunzione di frutta e verdura di stagione così come il consumo di carboidrati complessi (legumi, pane e pasta da farina integrale o di grano duro, riso, orzo, farro, avena);
• Non è una dieta iperproteica: pesce, principalmente azzurro, carne bianca, uova e carne rossa, devono essere consumati con moderazione;
• Non è una dieta iperlipidica: il consumo di latte e suoi derivati deve essere anch’esso moderato. La principale fonte di grassi è quella vegetale dell’olio extravergine di oliva;
• Non è una dieta ad alto indice glicemico (IG): sporadico infatti deve essere il consumo di alimenti con zuccheri semplici (dolciumi in genere).
• Non è una dieta monotematica perché si basa anche sulla rotazione degli alimenti che compongono ogni singolo pasto.
• E’ varia;
• Si basa sul consumo di cibi locali e quindi principalmente a Km 0;
• Rispetta la stagionalità e la biodiversità;
• Incentiva il consumo di spezie ed erbe aromatiche, capaci di conferire gusto e carattere al piatto, garantendo contemporaneamente la salute dell’individuo.
I vantaggi derivano dalla particolare composizione e sinergia di azione dei nutrienti, in particolar modo degli antiossidanti che questo tipo di alimentazione apporta. Queste molecole riescono a svolgere effetti benefici a 360° in tutto l’organismo, contrastando in maniera netta ed efficace l’azione dannosa dei radicali liberi,
responsabili di numerose patologie, anche di un certo rilievo. Numerosi sono gli studi che continuano a dimostrare come i cibi di cui nutriamo, influiscono inevitabilmente sul nostro patrimonio genetico.
Secondo infatti una recente ricerca pubblicata su “Nutrients”, l’alto contenuto di antiossidanti fornito appunto dalla Dieta Mediterranea ha la capacità di modulare l’espressione genica e quindi, la sintesi delle proteine, ovvero molecole coinvolte in svariati processi metabolici, ma anche importanti elementi strutturali dell’organismo stesso.
Ancora una volta viene quindi confermato come ciò che mangiamo influisca sul nostro DNA. I processi di ossidazione e gli stati infiammatori, processi particolarmente “intrecciati” fra loro e altamente nocivi per l’organismo, se presenti per un lungo periodo, sono coinvolti nell’innesco e nella modalità di sviluppo così come nel livello di gravità di svariate malattie.
Ricordiamo inoltre come lo stato di infiammazione cronica è anch’esso una condizione chiave nello sviluppo di obesità, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. Una alimentazione che rispetta i canoni dello stile dettato dalla Dieta Mediterranea è stato dimostrato essere realmente capace di affrontare e prevenire l’instaurarsi di una condizione di ossidazione e infiammatoria nell’organismo.
Ma definire la dieta Mediterranea uno stile alimentare è riduttivo: in realtà è un vero e proprio uno stile di vita. Essa infatti promuove:
• l’attività fisica, fonte di benessere non solo fisico ma anche psichico;
• la socializzazione, perchè mangiare è anche sinonimo di convivialità e condivisione;
• sostenibilità e rispetto per l’ambiente, perchè promuove il consumo di alimenti stagionali e locali.
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