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Birra, impennata di consumi nel 2021: boom delle artigianali all’insegna di qualità e innovazione
21 Ago 2021 08:00

I consumi di birra aumentano vertiginosamente nel 2021 e gli acquisti domestici in Italia registrano una crescita del 18,4%. Una birra diventa così un’ottima compagna contro il caldo torrido con un occhio verso le birre artigianali made in Italy, sia bionde che rosse. Lo rivela una analisi della Coldiretti diffusa in occasione della Giornata internazionale della birra.

Birra, impennata di consumi nel 2021: boom delle artigianali

I dati Ismea sul primo trimestre 2021, rispetto allo stesso periodo del 2020, parlano chiaro: i consumi della birra hanno avuto un’impennata. Gli acquisti domestici, in Italia, sono aumentati del 18,4% e i consumatori apprezzano sempre di più le birre artigianali made in Italy. Sono numeri che fanno ben sperare, soprattutto dopo il calo del fatturato subito l’anno scorso, pari al 35%.

Secondo quanto fa sapere Coldiretti, il consumo pro capite in Italia è arrivato a 36,8 litri, ma la birra rappresenta anche un traino per l’economia alimentando una filiera che, fra occupati diretti e indotto, offre lavoro a oltre 140 mila persone.

Si pensi, per esempio, alla figura sempre più definita del “sommelier delle birra”. Un professionista in grado di interpretarne, tramite opportune tecniche di osservazione e degustazione, i caratteri principali di stile, gusto, composizione, colore, corpo, sentori a naso e palato e individuarne gli eventuali difetti, oltre a suggerire gli abbinamenti ideali con primi piatti, carne o pesce e anche con i dolci.

La crescita è trainata dalla birra artigianale made in Italy, che conta circa 550 milioni di litri prodotti ogni anno; di cui un terzo da aziende agricole. Un consumo diventato negli anni sempre più raffinato con specialità distintive e varietà particolari: dalla birra aromatizzata alla canapa a quella pugliese al carciofo , da quella senza glutine al riso Carnaroli del Piemonte. Segno più anche per le esportazioni che crescono del 4% nei primi quattro mesi dell’anno.

L’innovazione è incentivata dal fatto che il settore è sempre più composto da giovani che prestano attenzione Si alla certificazione dell’origine a chilometri zero e al legame diretto con le aziende agricole. A favorire la ripresa, anche nuove forme distributive come i “brewpub” o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

Centinaio: il settore della birra cresce all’insegna della qualità

L’innovazione e la qualità fanno quindi da traino in questo settore. Lo sottolinea anche il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, in occasione della Giornata mondiale della birra. Secondo Centinaio, quella della birra “è una filiera all’avanguardia, sempre più sostenibile e di qualità”. Un settore che “può avere un ulteriore sviluppo e dove il Made in Italy si distingue ancora volta”.

“L’Italia è al nono posto in Europa per volumi di produzione, mentre è quinta per numero di birrifici, con un costante aumento di birra artigianale e anche di quella agricola”, ricorda Centinaio, nel precisare che il settore con il suo indotto contano oltre 140 mila occupati, offrendo opportunità in particolare ai giovani. Bevanda tra le più antiche al mondo, la birra, secondo il sottosegretario, è sempre stata in grado di stare al passo con i tempi, evolvendo secondo i gusti dell’epoca, creando nuove figure professionali attraverso l’innovazione scientifica e tecnologica. Ed è diventata anche espressione del territorio, come testimoniano i milioni di litri di birra artigianale prodotti ogni anno in Italia, molti dei quali , conclude il sottosegretario, “provengono direttamente dalle aziende agricole”.


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