Birra, il gusto alla guida dei consumi per il 60% degli italiani

Si festeggia il 7 agosto la Giornata mondiale della Birra. Una ricerca condotta da Bva Doxa per Assobirra in occasione della ricorrenza mostra che a guidare i consumi di birra resta il gusto per il 60% degli intervistati. Buona anche la percentuale di chi ritiene che la birra permetta di concedersi “momenti speciali” (24%). Seguono, con il 22%, coloro che pensano sia “una bevanda che unisce”.

Birra, il gusto alla guida dei consumi per il 60% degli italiani

È sempre un buon momento per concedersi una birra. Sia con gli amici, che davanti alla tv, o ancora per accompagnare una pizza, la birra è una delle bevande più diffuse. In occasione della Giornata mondiale della Birra, il Centro informazione birra (Cib) ha lanciato una ricerca per raccontare “in presa diretta come sta cambiando il mondo birra e come stanno agendo i player di mercato” con rilevazioni a cadenza trimestrale.

“L’indagine – spiega una nota – è stata finalizzata ad analizzare le abitudini di consumo di birra degli italiani nel primo semestre 2020, analizzando anche l’aspetto del lockdown”. Dal report di studio emerge che “per gli italiani la birra è principalmente una bevanda da pasto”.

Gli analisti sostengono che questo comportamento sia stato confermato anche in piena emergenza sanitaria da Coronavirus. La birra, infatti, è stata al centro delle occasioni di consumo a casa e, virtualmente, con amici e parenti per 1 italiano su 4, soprattutto per il target tra i 25 e i 44 anni pari al 34% degli intervistati.

La birra aiuta anche a mantenere uniti i rapporti. Dai risultati della ricerca emerge che per il 37% degli intervistati la birra a contribuito a mantenere saldi i rapporti con gli altri anche nei momenti più bui della pandemia.

Il lockdown, inoltre, ha dato l’occasione per sperimentare. Al centro dell’interesse dei curiosi ci sono state nuove tipologie di birra (28%) e anche nuove modalità di consumo (14%).

Assobirra infine segnala che la ricchezza generata dal mondo birra ammonta a oltre 9 miliardi di euro al 2018, pari allo 0,52% del Pil. In Italia il settore occupa oltre 144.000 lavoratori lungo tutta la filiera.