Il 6 ottobre è stata inaugurata la nuova sede provinciale dell’AIC, Associazione Italiana Celiachia. Cook\Magazine, in qualità di media partner, è stata presente all’evento, Editore e Brand Manager hanno partecipato con grande curiosità, particolare attenzione e vivo coinvolgimento.
La nuova sede si trova in Via Pacinotti n.34, all’interno del Centro Salus Palermo: i Soci del Centro hanno infatti offerto a titolo gratuito la disponibilità dei locali che ospiteranno AIC Palermo.
L’utenza palermitana ha finalmente un nuovo punto di riferimento, anche logistico, importante per offrire supporto alla causa del “senza glutine” ed è qui che Paolo Baronello, Presidente dell’associazione, ci accoglie visibilmente emozionato.
Baronello è stato volontario presso l’associazione da ormai 20 anni ed è la memoria storica dell’AIC Sicilia, nel suo intervento ha ringraziato Anna Peri Calabrese, che è stata insieme al marito, punto di riferimento per i soggetti affetti da celiachia a Palermo quando ancora in città mancava una sede e di questa malattia si sapeva ben poco e Antonio Aserio, consigliere regionale e principale artefice dell’apertura della nuova sede.
L’AIC è l’istituzione a tutela del celiaco e nasce con lo scopo di fornire una guida ai soggetti affetti da questa malattia e far conoscere le problematiche connesse a quest’ultima anche alla società, così da migliorare la qualità di vita, sensibilizzare la comunità e riuscire a creare un mondo in cui la celiachia non costituisca più una penalizzazione nella vita privata, nel lavoro ed in ogni altro contesto sociale.
Purtroppo si deve ammettere che, ancora oggi, la conoscenza della celiachia è lacunosa e a tratti fuorviante, per questo è nato il progetto “Alimentazione Fuori Casa”, da anni finalizzato a informare, formare e monitorare le attività ristorative aderenti. Questo progetto nasce dalla esigenza di creare eccellenze tra tutti i ristoratori “informati” sulla celiachia affinché possano offrire un servizio che proponga l’equiparazione dei gusti e la chiarezza del menu. La certificazione AIC viene rilasciata quindi solo a quei locali all’interno dei quali è possibile trovare anche un menu gluten free, senza rischio di contaminazione.
L’associazione si occupa di preparare i ristoratori affinché siano nelle condizioni di poter svolgere il loro lavoro garantendo al contempo la sicurezza del cliente affetto da celiachia. All’informazione e alla formazione segue poi un monitoraggio costante nel tempo, a garanzia della salute del cliente. L’AIC infatti effettua controlli periodici per verificare la corretta applicazione delle regole stabilite dal progetto e aiutare gli esercenti a risolvere eventuali problematiche.
Sono circa 220 le attività ristorative in Sicilia, un numero esiguo se si pensa alla quantità di ristoranti presenti nella regione, ad aver aderito al progetto e aver ottenuto la certificazione AIC che può costituire un valore aggiunto per ogni ristorante. E’ importante far sapere che, con pochi accorgimenti, si consente anche a chi soffre di celiachia di godere del piacere di un pasto fuori casa serenamente.
L’informazione diventa quindi fondamentale in un processo che mira a scardinare quelle false credenze secondo cui risulterebbe economicamente sconveniente adeguare le attrezzature e il lavoro del personale per offrire anche una cucina gluten free.
Con questo proposito Cook\Magazine ha offerto la propria disponibilità a fornire una rubrica fissa sul magazine dedicato agli operatori del settore Ho.Re.Ca. e volta a chiarire ogni aspetto utile a dare una corretta informazione
A supporto della comunità c’è anche l’impresa sociale Spiga Barrata Service (SBS) che mette a disposizione servizi innovativi di utilità sociale a beneficio del celiaco, relazionandosi con le aziende del settore alimentare dalla produzione alla distribuzione e ristorazione.
SBS (licenziataria del marchio Spiga Barrata Service) è sinonimo di garanzia e sicurezza per il celiaco.
E’ fondamentale conoscere i cibi vietati, quelli permessi, ma particolare attenzione va rivolta nella scelta degli alimenti di uso corrente che potrebbero essere a rischio di contaminazione.
Tante quindi le iniziative come quella di grande successo e gratuita: “In fuga dal glutine”, che prevede un corso di formazione seguito dalla consegna di materiale operativo AIC ed è stato creato per ridurre il disagio del bambino celiaco nel contesto scolastico.
Eh già! perché le feste di compleanno, le gite fuori porta o anche la semplice merenda in classe non dovrebbero rappresentare per chi soffre di questa patologia un’occasione di disagio o addirittura di esclusione, bensì un’opportunità per socializzare e far conoscere anche l’alimentazione priva di glutine.
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