Inizia con questo primo articolo la collaborazione con una delle università più attive e all’avanguardia in Italia, l’Università per Stranieri di Perugia. I laureandi dell’innovativo corso MICO (Made in Italy Cibo e Ospitalità) che fonde i due indirizzi; Scienze del turismo e Scienze culture e politiche della gastronomia, scriveranno per noi alcuni articoli di approfondimento a più mani. I temi sono quelli legati al comparto produttivo enogastronomico e turistico e gli studenti saranno coordinati dal prof. Paolo Guidi, uno dei principali collaboratori di Cook/Mag. la rivista cartacea del nostro brand.
Il fenomeno
Dalle più antiche bottiglierie alle nuove enoteche, dal supermercato alle cantine, il vino al giorno d’oggi si acquista online. Proprio così, con le restrizioni dettate dal governo, gli italiani hanno scoperto il mondo dell’e-commerce del vino, il pianeta del delivery del vino. Noi studenti del MICO dell’università per stranieri di Perugia, rigorosamente dalle nostre case abbiamo deciso di approfondire un argomento che in primo luogo ci riguarda essendo consumatori abituali prima dell’emergenza e anche durante dei servizi dell’e-commerce del vino. I dati ci dicono che la domanda di utenti che acquistano vino online è raddoppiata. Tannico, leader in Italia, presenta un incremento netto del 50%. Non è unico nel suo campo a registrare cifre record; anche “Call me wine” ha visto aumentare del doppio il suo volume di vendite.
Anche la più antica enoteca online, Wineshop in attività dal 1999 vede aumentare del 60% le prenotazioni. Di aziende che si occupano di e-commerce legate al vino ce ne sono moltissime altre, con incrementi anch’esse medie del 50%, non contando che, i grandi marchi e moltissime cantine hanno dei siti online dove loro stesse si incaricano del commercio in rete, facendo recapitare direttamente a casa il vino che si desidera.
Data la situazione mostrata in precedenza, si afferma che il vino è il terzo prodotto più spedito dopo piatti pronti e carni di vario tipo.
L’annullamento del Vinitaly non ha tolto l’amore per il vino dei migliaia e migliaia di sommelier sparsi nel territorio che insieme ad enologi e produttori costantemente si sono occupati di divulgare il vangelo del vino online. Oltre agli aperitivi e alle degustazioni dei neofiti davanti alla videocamere, sono molteplici le iniziative che si sono create intorno al vino. Degustazioni professionali, lezioni didattiche ed interviste sono solo alcune delle moltissime attività che esperti, tecnici e giornalisti hanno offerto ad un pubblico ampio, attento ed interessato. Le varie associazioni di sommellerie si sono attrezzate per svolgere delle entusiasmanti lezioni online approfondendo vari temi del mondo enologico. Non sono mancati i produttori e vignaioli, sempre pronti a raccontare le loro esperienze, ma soprattutto il loro amore per la terra, per la vigna e per le loro cantine. Un ruolo importante lo hanno svolto anche, i molteplici giornalisti enogastronomici come Paolo Marchi, per citarne uno, che , ogni giorno attraverso il suo progetto “identità golose” si è impegnato nell’intervistare (in remoto naturalmente) diverse figure del mondo enogastronomico italiano tra cui molti famosi sommelier e maitre dei più importanti ristoranti presenti sul territorio italiano.
Dal punto di vista del produttore
Siamo in compagnia di Luca Baccarelli, proprietario di una cantina che nasce nelle colline che circondano la città di Todi in Umbria. Ci racconterà di come la sua azienda vinicola ha reagito alla situazione creata dal Covid-19.
Come la sua azienda ha reagito alla situazione dettata dal Covid-19?
“Considerato che, il 90% delle vendite è improntato su ristoranti ed enoteche, e che attualmente questo mercato è fermo, abbiamo cercato di potenziare le vendite con i nostri partner che fanno e-commerce, Tannico e Call me wine, riscontrando ottimi risultati. Inoltre, abbiamo fatto anche delle campagne per il nostro e-commerce.”
Avete adottato il Wine delivery?
“No, non l’abbiamo fatto noi personalmente dato che, abbiamo cercato di promuovere le enoteche con cui lavoriamo; che si sono organizzate con il delivery. La nostra scelta è stata dettata dal fatto che, non avevamo intenzione di fare concorrenza.”
L’8 Aprile ha eseguito una degustazione online delle sue nuove annate, ce ne parla?
“Esatto, la degustazione l’abbiamo fatta con la stampa. Abbiamo voluto fare questo, in alternativa a dirette Facebook o Instagram dove il pubblico è comunque limitato ai followers della homepage. Fondamentale è stato inviare campioni di vino a dei giornalisti, blogger e influencer del mondo del vino a livello nazionale, ai quali, in seguito abbiamo dato un appuntamento online con una video call su hangouts, dove ho fatto una degustazione guidata delle nuove annate.”
Replicherà queste video call finita questa situazione?
“Quello che faremo è replicare con il canale trade, quindi con gli importatori e con i distributori. In questo momento, però, è ancora presto per farlo per tutta una serie di situazioni a livello mondiale che non lo permettono”.
Riferimenti:
Wine stories di Gabriele Principato, Corriere della Sera.
Dati www.tannico.it e altri siti personali degli e-commerce elencati nell’articolo.
Dichiarazioni pubbliche amministratori delegati di siti precedentemente elencati.
A cura di
Diego Diomedi
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