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10 Nero d’Avola Doc Sicilia da sorseggiare per le feste, e non solo
23 Dic 2022 15:36

Uno dei primi rossi che ho apprezzato con la testa, oltre che con il palato, quando muovevo i primi passi nel mondo del vino, è stato un Nero d’Avola di alta collina. Mi aveva conquistata per il suo sorso sinfonico dalle note di frutti di bosco e caleidoscopiche spezie.

Da quel momento mi è spesso capitato di sentire pareri totalmente opposti su questo vitigno autoctono siciliano. È il classico caso in cui o lo ami o lo odi.

Ma a cosa è dovuta questa dicotomia?

Il parere negativo di alcuni consumatori è il risultato di anni e anni in cui il Nero d’Avola è stato prodotto invece che valorizzandone le peculiarità puntando su rossi nei quali predominavano corpo, alcol e dolcezza, a scapito di altre componenti tipiche della varietà ed espressione dei diversi territori di coltivazione, che contribuiscono a farne emergere la vera personalità.

Facciamo insieme una riflessione.

Immaginiamo una grande famiglia, tanti fratelli e sorelle, genitori, zii, nonni, tutti con il cognome “Nero d’Avola”. È improbabile che una persona non vada d’accordo con nessuno dei componenti di questa famiglia, magari deve darsi solo il tempo di conoscerli meglio.

Quindi, dire “non mi piace il Nero d’Avola” non ha senso, anzi azzardo dicendo che non può essere vero!

Li avete provati tutti? Tutti quelli prodotti nei diversi territori siciliani, in cui si esprime in modo sempre nuovo? Avete provato le vendemmie tardive? O gli spumanti da questo vitigno? O le versioni in bianco?

Questo ragionamento può essere applicato a qualsiasi vitigno. Infatti, nel mondo del vino il mantra è sempre quello di sperimentare e non avere preconcetti.

Prima di rifarvi il palato e, se fate parte del team “odi”, di cambiare idea sul re dei vitigni siciliani, facciamo una fotografia di chi è e cosa rappresenta oggi il Nero d’Avola Doc Sicilia.

Non c’è dubbio che sia l’ambasciatore della Sicilia in ogni angolo del mondo. Ogni anno ne sono, infatti, prodotte oltre 48 milioni di bottiglie a marchio Doc Sicilia, ossia poco meno della metà dei vini imbottigliati nella medesima Doc (dato 2021).

È un vitigno dal carattere impetuoso e attraente, ma che i produttori siciliani hanno imparato ad addomesticare.

Dalla Sicilia sud-orientale, il Nero d’Avola si è gradualmente diffuso in lungo e in largo in tutta l’isola, oggi è la cultivar più rappresentativa e diffusa nelle provincie di Agrigento, Caltanissetta e Palermo, a seguire Siracusa, Ragusa e tutte le altre.

Le parole di Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia ci forniscono una chiara idea dello stato dell’arte: “Il Nero D’Avola è un prodotto che esprime in modo universalmente apprezzato caratteristiche territoriali e culturali proprie dell’isola, e sta senza dubbio fornendo un contributo prezioso nel far conoscere sempre di più la Sicilia nel mondo con le sue eccellenze”.

Ritornando alla metafora della famiglia, è importante sapere che il Nero d’Avola ha una significativa variabilità intravarietale. Ciò vuol dire che non c’è una sola tipologia di uva Nero d’Avola, ma più di una, precisamente quattro che differiscono per forma e dimensione del grappolo e caratteristiche agronomiche ed enologiche. Sono, infatti, quattro i diversi biotipi di Nero d’Avola, che sono identificati come A, individuato nell’area della Sicilia centro-meridionale, il biotipo B quello maggiormente diffuso sul territorio isolano ma identificato nella Sicilia occidentale, il biotipo B1 proveniente dall’area viticola della Sicilia sud-orientale, il biotipo B2, molto simile al B1.


La variabilità del Nero d’Avola non si ferma alla varietà. Riguarda anche il terroir nel suo complesso: seppur sia possibile identificare le caratteristiche principali del Nero d’Avola, sarà molto difficile trovare Nero d’Avola identici in Sicilia, perché ciascuno sarà diverso in base a dove è prodotto (zona, vigneto, suolo, altitudine, esposizione) e come (scelte in vigna e in cantina del produttore).

Nel corso del 2022, questa “plasticità” del Nero d’Avola, ossia la sua capacità di esprimersi in modo unico nelle diverse zone dell’isola, è stato uno dei temi centrali e particolarmente caldeggiati negli incontri promossi dal Consorzio Doc Sicilia. Attraverso degustazioni tecniche, alla cieca e anche visite presso aziende vitivinicole, la caratteristica è emersa a gran voce.

Oggi il Nero d’Avola è un vino versatile: strutturato e longevo, o fresco e profumato, spumantizzato con metodo Martinotti o Metodo Classico.

Quindi, è il momento della “ciccia”, ecco X Nero d’Avola – in ordine casuale – che vi consiglio di assaggiare!

Metodo Classico Rosato Extra Brut 2018 Nero d’Avola Doc Sicilia di Baglio del Cristo di Campobello

Zona: Campobello di Licata, Agrigento | Altitudine vigneto: 250 mt. | Suolo: calcareo-gessoso

Un Metodo Classico da Nero d’Avola brillante e raffinato. Sorso cremoso e molto fresco, dai delicati sentori floreali e di frutta rossa croccante, dal lampone al melograno.

Eleganza pura.

Nero d’Avola 2019 Doc Sicilia di Giasira

Zona: Rosolini, Siracusa | Altitudine vigneto: 220 mt. | Suolo: Calcareo

Fermenta in acciaio, con lunga macerazione sulle bucce a temperatura controllata. Matura in botti di rovere da 25 ettolitri per 12 mesi e affina in bottiglia per 6 mesi.

Bouquet intenso di frutti neri, cannella, pepe e agrumi. Sorso snello, fresco, tannino definito e finale lungo.  

Bel carattere!

DÉRACINÉ 2019 Nero d’Avola Doc Sicilia di Piano Grillo

Zona: Chiaramonte Gulfi, Ragusa | Altitudine vigneto: 480 mt. | Suolo: Calcareo argilloso

Matura e affina per 2 anni in botti da 25 hl.

Frutta di bosco sia nera che rossa, spiccano i ribes, a fianco di spezie e un tocco di erbe mediterranee. Frutto intenso al palato, con un sorso di medio corpo armonioso e scorrevole.

Favoloso da accompagnare ai salami prodotti dall’azienda.

Donnatà Nero d’Avola Doc Sicilia di Alessandro di Camporeale

Zona: Camporeale, Palermo | Altitudine vigneto: 300 mt. | Suolo: Calcareo-argilloso

Affina in vasca d’acciaio per 8 mesi e una piccola parte in tonneau di rovere francese. Dopo l’assemblaggio continua l’affinamento per 10 mesi in bottiglia.

Bouquet di frutta nera, spezie e note balsamiche. Polposo al palato equilibrato da un’ottima acidità. Corpo medio, tannino medio non spigoloso e finale lungo.

Un rosso quotidiano che non delude mai.

Tenuta La Favola

Zona: Noto, Siracusa | Altitudine vigneto: 100 mt. | Suolo: Calcareo

Fermentazione spontanea. Affina in vasche di pietra per 10/12 mesi.

Frutta di bosco croccante e spezie dolci. Sorso vibrante di ottima bevibilità, grazia alla spiccata freschezza. Non manca la struttura e un piacevole finale dove ritorna il frutto.

Un Nero d’Avola confortevole che ti sorprende.

Vurrìa 2019 Nero d’Avola Doc Sicilia di Di Giovanna

Zona: Sambuca di Sicilia, Agrigento | Altitudine vigneto: 450 mt. | Suolo: Tufaceo

Affina 6 mesi in barriques e tonneaux di rovere francese.

Elegante bouquet di frutta nera, camomilla, macchia mediterranea e spezie.  Sorso croccante, sapido e avvolgente, acidità elevata, tannino medio e buona lunghezza anticipano ottime prospettive.

Mediterraneo e longevo.

Lagnusa 2020 Nero d’Avola Doc Sicilia di Feudo Montoni

Zona: Cammarata, Agrigento | Altitudine vigneto: 600 mt. | Suolo: Argilloso-sabbioso

Fermenta affina 20 mesi in cemento, successivamente 4 mesi in botte e 4 mesi in bottiglia.

Grande freschezza ed eleganza dal naso al palato. Ribes rossi e neri, prugne e agrumi si affiancano a sentori balsamici e di spezie. Sorso scorrevole grazie alla decisa acidità, all’intensità del frutto in bocca e buona persistenza.

Da abbinare anche con piatti a base di pesce e agrumi.

Spaccaforno 2019 Nero d’Avola Doc Sicilia di Riofavara

Zona: Ispica-Noto, Ragusa e Siracusa | Altitudine vigneto: 40 mt. | Suolo: Argilloso-calcareo

Fermentazione spontanea in tini di vetro-cemento. Affina per 12 mesi in barriques, in acciao e infine in bottiglia per almeno 12 mesi.

Segue un altro registro musicale. Complesso con un ampio ventaglio di spezie, macchia mediterranea e frutta nera. Tannino importante e fitto che da energia al sorso. Buona acidità e finale lungo e sapido completano la sinfonia.

Intrigante e polposo.

306 Nero d’Avola 2020 Doc Sicilia di Tamburello

Zona: Poggio Reale, Trapani | Altitudine vigneto: 200 mt. | Suolo: calcareo bianco – argilloso

Affina 20 mesi in acciaio e poi in bottiglia per altri 6 mesi.

Frutta rossa fresca e croccante, note vegetali e di pepe. Sorso molto scorrevole e fresco, sottile con un piacevolissimo ritorno del frutto nel finale.

Easy drinking e succoso.

Santa Cecilia 2019 Nero d’Avola Doc Sicilia di Planeta

Zona: Noto, Siracusa | Altitudine vigneto: 35 mt. | Suolo: Calcareo bianco

Fermenta in acciaio e affina per 14 mesi in barriques.

Spezia al centro per un Nero d’Avola che non ha imperfezioni. Sorso appagante e lungo, con suggestioni di frutta nera e agrumi. Acidità armoniosa, tannino ben fatto e finale sapido.

Dalla prima annata del ’97 è sempre più buono e a fuoco con l’evoluzione dei palati.


Il Consorzio Doc Sicilia

Il Consorzio di tutela vini DOC Sicilia prende vita nel 2012, con l’obiettivo di rappresentare il vino del territorio siciliano e promuovere la denominazione DOC Sicilia, con azioni di promozione mirate alla crescita della visibilità di un marchio simbolo del Made in Italy e alla tutela e vigilanza a difesa del consumatore e dei produttori. Oltre 7.000 viticoltori e quasi 500 imbottigliatori sono promotori della Denominazione di Origine Controllata, un riconoscimento utile a rappresentarli ma anche a valorizzare e salvaguardare la produzione vinicola dell’isola. La produzione di bottiglie è imponente: nel 2020 sono state prodotte oltre 90 milioni di bottiglie, nel 2021 oltre 95 milioni. Il sistema Sicilia DOC è produttore di eccellenza sostenibile: tanti degli oltre 23mila ettari di vigneto della Denominazione sono coltivati rispettando il disciplinare della vitivinicoltura sostenibile della Fondazione Sostain Sicilia.


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