Ogni volta che si avvicina la scadenza di un Dpcm, aumentano dentro di noi ansia e adrenalina. Le sorprese – generalmente non gradite – sono sempre dietro l’angolo e non sappiamo cosa aspettarci. Intanto qualcosa trapela dalle stanze del Governo e si avanzano ipotesi. Tra queste, c’è il divieto di asporto e delivery nelle ore serali a partire dal 16 gennaio.
Vietato anche l’asporto nelle ore serali
Le ipotesi per il Dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio fanno supporre nuove strette per evitare gli assembramenti per strada. Il governo conferma di voler introdurre nel Dpcm il divieto per i bar di vendere cibi e bevande da asporto dopo le 18. La scelta sarebbe stata ribadita nel corso della riunione con le Regioni.
Ulteriori mazzate per bar e ristoranti che, dal punto di vista economico, stanno pagando il prezzo più alto di questa pandemia di Coronavirus.
Sembra che le nuove norme che regoleranno l’Italia dalla prossima settimana prevedano anche il divieto di asporto e delivery dopo le 18 per bar e ristoranti. Crollerebbe così anche l’ultimo – e forse l’unico – appiglio di molte attività che alzano ancora la saracinesca al mattino grazie alle consegne a domicilio.
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Una pratica che da un lato ha permesso a molti titolari di bar e ristoranti di andare avanti, ma che dall’altro non è stata sufficiente per altri. Non tutti, infatti, hanno avuto la forza di rimanere aperti puntando solamente sul cibo da asporto e sul delivery. La crisi che sta attraversando il settore della ristorazione non ha precedenti e sembra che le brutte sorprese non siano finite.
La norma eviterebbe il formarsi di lunghe file davanti a bar e ristoranti per il ritiro del cibo o per la consegna a domicilio.
Le ipotesi per il nuovo Dpcm dal 16 gennaio
Non è ancora detta l’ultima parola. Al momento si tratta solamente di rumors, ma la tensione sale tra gli addetti ai lavori. Il 15 gennaio è ormai alle porte e si attende con ansia il nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 16.
Nel corso della riunione con le Regioni sono state illustrate anche le altre misure: conferma per tutte le zone della regola che consente a massimo due persone di andare a trovare a casa parenti e amici, stop alla mobilità tra le regioni, anche tra quelle gialle.
Tra le altre ipotesi, c’è anche quella di una grande “zona bianca” estesa a tutt’Italia con coprifuoco dopo le 22 e obbligo di indossare sempre le mascherine. Un modo per “dare un segnale” del lavoro che si sta facendo e che consentirà di entrare in una fase diversa in tempi però più lunghi.
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Al momento non ci resta che attendere le decisioni del Governo, che dovrà comunque confrontarsi con le Regioni. In ogni caso, noi speriamo che vengano fatte tutte le dovute valutazioni per non infierire su un settore che ha già subito perdite irreparabili a causa di questa pandemia di Covid-19.
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