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Un vino per ogni “mamma”, la selezione firmata CookMagazine
09 Mag 2021 09:30

Sono vulcaniche, delicate, apprensive, eternamente combattute tra il senso di colpa per non essere mai abbastanza, e il desiderio di farsi in quattro. Sono le mamme, che celebriamo con una selezione pensata tutta per loro.

Per la paladina dell’ambiente. Potrebbe essere la madre di Greta Thunberg, colei che sceglie questo Grillo Spumante Brut biologico e vegano di Santa Tresa. Giallo paglierino, profumi di lievito, fiori bianchi, palato fresco e sapido. Una bollicina a tutto pasto, ottima con i piatti di verdure.

Per la mamma vulcanica, che mette tutti in riga. Per questa donna di carattere, serve un vino di grande personalità come il Cavanera Ripa di Scorciavacca di Firriato un Cru Bianco Etna Doc. Nasce da un single vineyard coltivato in terroir vulcanico da Carricante e Cataratto che si giova di una forte escursione termica giorno-notte. Ne esce un bianco che può durare in bottiglia oltre 10 anni, segnato al naso da un’esplosione di mineralità, agrumi, frutta a polpa gialla e un caratteristico floreale di ginestra. Al palato è ammaliante, ampio e di buon corpo, con una straordinaria sapidità. Un vino da abbinare con le preparazioni a base di pesce, ma anche da solo.

La mamma non convenzionale, che esce dagli schemi. Tua Rita sperimenta una versione inedita di Ansonica, vitigno toscano per antonomasia, con questo Keir 2019. Appena 2 mila bottiglie per un vino macerato in anfora per due mesi, che esce dal consueto per andare oltre. Nessuna chiarifica, né filtrazione. Colore giallo paglierino, lame dorate. Naso minerale, frutta gialla, sorso profondo, con lieve percezione tannica. Ottimo coi formaggi, anche di capra. 

Per la madre, che ama sperimentare. È un po’ così questo Amphora Moris di Poderi San Pietro, un vino che stupisce per metodo di produzione e impatto gustativo. Affinato in anfora, ha un colore paglierino molto luminoso, intriganti profumi minerali e di frutta gialla, sorso strutturato. Chardonnay con una piccola parte di Verdea, che ha subito una leggera sovramaturazione. Perfetto col pesce e coi formaggi di media stagionatura.

Per la donna che pensa di non essere all’altezza, invece si scopre una grande mamma! È una vera sorpresa il Toscana IGT Ugo Contini Bonacossi 2013 di Capezzana da Sangiovese in purezza. Un grande rosso nato dalla vigna Viticciana, che sulla carta pochi avrebbero potuto immaginare così in forma, vista l’annata. Messo in parallelo con le annate 2015 e 2016 (la 2014 non è stata prodotta), gioca le sue carte sulla linea dell’eleganza, mixando corpo, struttura e stile, come una ballerina di danza classica. La mia annata preferita, assieme alla 2015, che virerà su note di maggiore complessità. Provatelo col cinghiale per stare nella tradizione, o con un maiale in agrodolce per uscire dal classico.

La determinata, dalla testa dura. Il Capatosta Toscana rosso IGT di PoggioargentierA è perfetto per le mamme che hanno fatto della determinazione il proprio mantra, esattamente come il giovane, giovanissimo enologo di appena 23 anni dell’azienda, Giovanni Frascolla. Figlio di Stefano e Simona Bisti di Tua Rita, Giovanni ha le idee chiare su come vuole gestire quest’azienda, dalla chiara impronta giovanile. Ne esce un vino come il Capatosta, schietto nei profumi di marasca, macchia mediterranea e spezie, dal sorso immediato, fresco e tosto! Ottimo a tutto pasto, abbinatelo con un risotto alla pasta di salame e cannella: noi abbiamo fatto così!


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