Tutti matti per il vegano. E l’Italia non è immune dalla tendenza. Secondo quanto rilevato da Uber Eats, infatti, le consegne di piatti vegani sono aumentate del 300% dal 2018 al 2020.
L’alimentazione vegana ha avuto un vero e proprio boom negli ultimi anni. Qualcuno la definisce solamente una moda, ma se così fosse – probabilmente – sarebbe già passata. Accostarsi ad un regime alimentare di questo tipo può derivare da diversi fattori. Da un lato una questione etica, di sensibilità e rispetto verso animali e ambiente; dall’altro la maggiore attenzione alla salute.
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Gli italiani ne sanno qualcosa. La pandemia di Coronavirus e la necessaria quarantena in casa hanno risvegliato l’interesse verso la qualità dei prodotti e la conoscenza della filiera. Anche questi elementi hanno favorito la predilezione di cibi vegani e sostenibili.
Dal 2018 al 2020 le consegne di piatti vegani, infatti, sono aumentare del 300%. La tendenza è rilevata da Uber Eats, piattaforma di ordinazione e consegna di cibo a conclusione di “Veganuary”, l’iniziativa per sensibilizzare le persone a mangiare meno carne.
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Quest’anno, dopo il successo dell’anno scorso, è tornata anche in Italia. La proposta è quella di un mese vegano, quello di gennaio appunto, periodo scelto – spiega una nota – “per iniziare con un buon proposito, o magari per rimettersi in forma dopo gli sgarri delle feste natalizie”. Ben 31 giorni di colazioni, pranzi e cene senza proteine animali.
La pietanza vegana più amata dagli italiani è il confermato Vegan Poké, ricetta hawaiana vincente anche nel 2019 e considerata tra le più amate in tutto il mondo.
Dal report di mercato emerge inoltre che tra i molti dolci vegani ordinati sulla piattaforma risultano esserci in particolare il cornetto, la cheesecake e il muffin al cioccolato.
Quest’anno la sfida di Veganuary ha raggiunto la cifra di 500.000 iscritti. Il doppio della precedente edizione. Ben 125.000 arrivano solamente dalla Gran Bretagna, dove l’evento ha avuto una grande risonanza pubblicitaria. Un vero record. Nel confronto tra Paesi, infatti, la zona in cui si effettuano più ordini vegani è l’Inghilterra, seguita dalla Polonia e dalla Francia.
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