Lavorare alle Barbados non è più un sogno. Il primo ministro ha annunciato “un bollino di benvenuto alle Barbados” che potrebbe dare la possibilità ai lavoratori stranieri di trasferirsi nell’isola dei Caraibi, cambiando “il panorama dalla propria finestra”.
Un annuncio che strizza l’occhio a tutti gli amanti dei luoghi paradisiaci e che, grazie allo smart working, possono permettersi di lavorare da remoto. Perchè lavorare da casa propria se si può benissimo farlo anche da un luogo lontanissimo? Il primo ministro sta pensando infatti di concedere il visto per un periodo massimo di 12 mesi, favorendo così il turismo.
«Non avete la stretta necessità di lavorare in Europa, o negli Usa, o in America Latina: potete venire qui e lavorare per un paio di mesi alla volta. Venire e tornare», ha dichiarato. L’idea è quella di aiutare la ripresa economica di Barbados, afflitta dal blocco del turismo innescato dalla pandemia. Per i cittadini britannici, inoltre, non c’è neanche bisogno del visto: Barbados, indipendente dal 1966, fa parte del Commonwealth.
Presentato anche il Visitor Center: un momento di promozione per il caseificio Valvo di Enna…
Immaginate una serata speciale, dove i profumi inebrianti della cucina stellata incontrano la magia di…
Saranno presentati a Palermo i risultati di tre anni di attività: l'incontro promosso dal Coreras
«Certo che da voi in Sicilia si mangia bene»! Il biglietto da visita dei Cugini…
E se il rosso del futuro venisse dalle colline saluzzesi, e fosse di un’uva di…
Al via il Taormina Food Expo 2024, dal 21 al 24 novembre, presso il Palazzo…