Un’associazione dinamica e contemporanea che ha già tracciato la rotta per il futuro puntando su enoturismo, sostenibilità, innovazione, ricerca e sperimentazione. È la fotografia di Assovini Sicilia scattata dalle docenti Tindara Abbate e Alessandra Costa del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina nel report 2024 Cultivating the future: la Sicilia del vino si racconta, commissionato dall’associazione vitivinicola e presentato a Palermo, nella Sala delle Carrozze di Villa Niscemi. Il sondaggio ha coinvolto le aziende associate di Assovini Sicilia: 80 su 100 hanno risposto al questionario su aree tematiche come l’export, la produzione, la trasformazione digitale, la transizione generazionale e la biodiversità.
La produzione delle aziende di Assovini Sicilia si contraddistingue per qualità, ricerca di nuovi stili e sperimentazione, in linea con la vocazione del territorio, la varietà vitivinicola e le tipologie che intercettano le nuove tendenze del mercato. Secondo i dati del report, sono 47,6 milioni le bottiglie prodotte nel 2023 dalle ottanta cantine che hanno risposto al sondaggio: l’83% di queste produce vini Doc, mentre risulta significativa la percentuale degli associati che nel 2023 ha prodotto vini spumanti (55.6%). Nell’isola dalla straordinaria ricchezza ampelografica – oltre settanta le varietà autoctone – spicca l’interesse verso i vitigni reliquia di Lucignola e Vitrarolo, ed alcune uve di interesse storico locale, quali il Corinto Nero, l’Albanello, la Nocera ed il Vermentino.
Le aziende di Assovini Sicilia mostrano grande attenzione verso l’autenticità e il forte orientamento innovativo, come testimoniato dal 22% delle imprese che partecipa a progetti di sperimentazione nei vigneti e dal 20.3% di imprese che ha attivato dei progetti con enti di ricerca. «Il Vigneto Sicilia – aggiunge Giuseppe Figlioli, enologo e consigliere del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia -, oltre a dare ampio respiro all’economia siciliana permette di attivare diversi progetti di ricerca – promossi dal Consorzio Doc Sicilia – come “Bi.Vi.Si.” (biodiversità viticola siciliana), la “Valorizzazione del germoplasma” e il progetto “Vista Lucido”. Questa intensa attività scientifica, grazie a un importante partenariato, ha come obiettivo la valorizzazione della diversità intra-varietale, la selezione di materiale di propagazione, la resilienza e multidisciplinarietà produttiva della vitivinicoltura siciliana».
Il futuro delle aziende di Assovini Sicilia segue la rotta dell’innovazione, della sostenibilità e della trasformazione digitale definendo la propria capacità competitiva nel mercato. Il cuore green dell’isola è rappresentato da un significativo 65% delle imprese che ha investito nell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili; il 56.5 % ha già acquisito delle certificazioni di sostenibilità e il 76.1% delle imprese che ha risposto al sondaggio ha già ottenuto una certificazione biologica. L’impegno di Assovini Sicilia a supporto della sostenibilità è confermato dalla nascita della Fondazione SOStain Sicilia, un programma per la vitivinicoltura siciliana, promosso dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia, allo scopo di certificare la sostenibilità del settore vitivinicolo regionale. Spinte dal vento del cambiamento, l’89.1% delle imprese vitivinicole ha dichiarato di avere introdotto diverse innovazioni che riguardano numerose tipologie – dalle innovazioni di processo, di mercato, di organizzazione, di prodotto e di approvvigionamento.
Il futuro delle aziende vitivinicole siciliane punta poi sulle esperienze in cantina e sul coinvolgimento del territorio assegnando al turismo enoculturale il ruolo di ambasciatore della Sicilia nel mondo. Si scrive enoturismo e si legge wine experience. La cantina e la vigna non sono solo luoghi di produzione e degustazione, ma spazi culturali. Per le cantine di Assovini Sicilia l’enoturismo rappresenta una delle espressioni più autentiche dell’unione tra la passione per il vino e la scoperta del territorio come evidenziato da quel 84.8% delle imprese che ha già implementato servizi enoturistici. La presentazione del report è stata anche l’occasione per annunciare la partnership tra Assovini Sicilia e l’associazione La Sicilia di Ulisse che riunisce hotel di charme, ristoranti e cantine d’eccellenza. «Siamo entusiasti – dichiara Tony Lo Coco, presidente La Sicilia di Ulisse – della collaborazione con Assovini Sicilia, un partner con cui condividiamo la missione di valorizzare il patrimonio della nostra isola, dove enogastronomia, ospitalità, cultura e tradizioni si intrecciano in modo indissolubile. Da oltre vent’anni, la nostra Associazione è impegnata a offrire ai viaggiatori un’esperienza autentica di Sicilia tra cibo, vino e hotellerie di lusso. L’enoturismo è per noi un connubio perfetto tra la passione per il vino e la scoperta del territorio ed è per questo che siamo felici di partecipare agli eventi promozionali di Assovini in Italia e all’estero. Crediamo che l’unione tra l’alta cucina dei nostri chef e i vini delle cantine associate sia il miglior modo per far conoscere al mondo i gusti, i profumi e gli aromi che rendono la Sicilia una destinazione unica».
Fondata nel 1998 da Giacomo Rallo, Diego Planeta e Lucio Tasca, Assovini Sicilia ha celebrato quest’anno venticinque anni e oggi conta 101 aziende associate. Secondo il report elaborato dal Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina, nel 95% delle aziende vitivinicole di Assovini Sicilia, i membri della famiglia sono direttamente coinvolti nella direzione di impresa. In questo quadro di continuità e stabilità, la transizione generazionale è ormai una realtà: circa il 78% delle aziende familiari ha già integrato una nuova generazione nella gestione aziendale. «Con Assovini Sicilia – commenta Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia – inizia il rinascimento del vino siciliano, inteso come una nuova era che ha unito la qualità del vino prodotto dalle aziende alla capacità delle stesse di veicolare la storia e la cultura siciliana attraverso il vino. Dopo 25 anni, Assovini ha vinto la sua sfida: la Sicilia del vino è una Sicilia contemporanea, dinamica, moderna, capace di raccontare e raccontarsi attraverso il vino come parte di un progetto corale dove le singole storie si intrecciano e compongono uno straordinario mosaico di territori. Un’immagine nuova che ha consentito alla Sicilia di essere percepita come un continente vitivinicolo che fa della sua biodiversità la sua ricchezza».
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