Una nuova conquista per il Prosciutto di San Daniele Dop. Il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova, ha approvato il Piano di regolazione dell’offerta per il triennio 2021-2023. Lo si apprende dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele che ha diffuso una nota.
Il nuovo piano produttivo del Consorzio San Daniele Dop regola i volumi della produzione del prosciutto San Daniele a denominazione d’origine protetta per gli anni 2021-2023. Inoltre contribuisce ad equilibrare l’offerta della domanda del prodotto sul mercato.
Con il Decreto del 22 dicembre 2020, dunque, il Punto di Equilibrio fissa la produzione a un limite massimo di 2,8 milioni di prosciutti per ciascun anno. L’Obiettivo di Produzione per il 2021 ammonta a un totale complessivo di circa 2.700.000 prosciutti. Lo scorso 15 ottobre l’Assemblea dei produttori del Prosciutto di San Daniele ne aveva già indicato il numero.
“Il settore dei prosciutti Dop ha subito quest’anno conseguenze economiche particolarmente pesanti a causa dell’emergenza Covid – ha spiegato il ministro Bellanova -. Siamo intervenuti a più riprese prevedendo importanti misure, come ad esempio gli acquisti pubblici a valere sul Fondo Indigenti e i contributi resi possibili grazie al Fondo Filiere Zootecniche in crisi. Misure che possono essere ancora più incisive se accompagnate da strumenti di regolamentazione dell’offerta attuati in maniera condivisa dal mondo produttivo”.
“Il nuovo piano produttivo del Consorzio San Daniele Dop, che ho firmato oggi (22 dicembre 2020 ndr), va in questa direzione. Ci troviamo di fronte a un mercato mai come quest’anno soggetto a così forti condizionamenti esterni, derivanti in particolare dalla chiusura del canale ho.re.ca, e che hanno determinato un andamento fortemente altalenante della domanda. Un disequilibrio che impatta sull’operatività delle aziende produttrici che si trovano a gestire surplus di prodotto con evidenti rischi sulla tenuta del prezzo”.
“Di fronte a questo scenario – ha concluso il ministro – è necessario fare squadra: con i produttori, le aziende, i consorzi. Solo lavorando in modo coeso, come un unico sistema, possiamo costruire prospettive per uscire dalla crisi che continuiamo ad attraversare”.
Il Piano di regolazione mira ad equilibrare l’offerta legata alla domanda del Prosciutto di San Daniele Dop sul mercato. Il Consorzio di tutela ha messo in campo questo strumento per garantire la corretta valorizzazione di un’eccellenza italiana.
“La regolazione dell’offerta – spiega il Presidente del Consorzio Giuseppe Villani – consente nel medio termine di tutelare ancora meglio i valori della filiera (quotazioni dei suini, delle cosce e dei prosciutti DOP), e di creare un volano costante e duraturo per la crescita della produzione del prosciutto di San Daniele sulla base di una solida e costante garanzia di qualità della produzione”.
La produzione dello scorso anno si è attestata a 2,54 milioni, facendo un registrare un lieve calo (-1,2%) rispetto alla media. La causa è da ricercare in diversi fattori. Tra questi la pandemia e il trend negativo di produzione nel primo semestre di due aziende in procedura concorsuale, che hanno ripreso l’attività con regolarità solo dal mese di luglio.
La filiera comprende 31 stabilimenti produttivi (nel solo comune di San Daniele del Friuli), 3.641 allevamenti e 47 macelli (nelle regioni previste dal disciplinare).
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