Vivere un’esperienza unica, immersi completamente nella natura, a soli 30 chilometri da Palermo. Siamo a Marineo, 6 mila abitanti o poco più, con un’antica storia alle spalle che ci riporta all’VIII-VII secolo a.C.. Qui sorge il caratteristico Agriturismo Parco Vecchio: non la solita locanda dove trascorrere la domenica in famiglia ma una realtà che racchiude storia, artigianalità, mestieri e impegno familiare. Ma partiamo dalle origini.
L’agriturismo Parco Vecchio trova origine dal luogo in cui si sviluppa l’antico parco di caccia del Re Ruggero II di Sicilia. L’antica dimora storica risale al periodo arabo e fu costruita originariamente nel 1100 circa. La masseria, sorge ai piedi del rigoglioso bosco della Manca, già noto come “Parco Vecchio” del Re, per distinguerlo da altri parchi di caccia nati in epoca successiva. Curiosa la presenza di una chiesetta di culto cristiano, non più visitabile, risalente al 1470 per via degli affreschi ritrovati raffiguranti i Santi Bernardo e Giovanni Battista e una porzione raffigurante San Domenico, conservati oggi, presso la Galleria Regionale della Sicilia/Palazzo Abatellis di Palermo.
Nata come luogo residenziale familiare estivo, la struttura si trasforma per la dedizione di Donna Rosa e Carmelo, in luogo di accoglienza e sede dell’azienda zootecnica familiare. Il progetto dell’agriturismo si sviluppa grazie allo chef Ciro Princiotta, che nel tempo – dopo aver compreso le potenzialità del posto – amplia i servizi, le collaborazioni e le opportunità di crescita aziendale. Diverse le realtà che collaborano con Parco Vecchio, tutte immerse nella vallata e nel comune di Marineo.
“L’agriturismo nasce circa vent’anni fa dalla richiesta di alcuni amici di organizzare qualche pranzo per gustare i nostri prodotti e dalla volontà di mia madre che ha sempre desiderato occuparsi di ospitalità all’interno dell’azienda agricola – racconta lo chef Princiotta – Già da qualche anno collaboro con i miei familiari ed una mattina io e mio fratello, arrivati sul posto, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che era arrivato il momento di darsi da fare”.
Gli spazi del Parco sono tutti fruibili e caratterizzati da percorsi naturalistici, adatti per escursioni, pensati per il turismo ambientale e caratterizzati da sentieri percorribili a piedi, a cavallo, al pascolo con le capre, in moto, in fuoristrada. Il rispetto per l’ambiente è la filosofia di Parco Vecchio: la piscina e il centro benessere sono ampliamenti alimentati con energia eco-compatibile mentre il menu del ristorante è costituito da alimenti prodotti in azienda: miele, olive, olio extravergine di oliva e ortaggi sono di produzione aziendale, alcuni con certificazione BIO, mentre il caseificio annesso, produce formaggi freschi e stagionati di pecora e di capra molto rinomati nel settore.
Il menu di Parco Vecchio è un’esplosione di sapori della tradizione siciliana. Tutti i piatti presenti in carta sono il risultato dell’elaborazione di prodotti a chilometro zero. “Lavorare proponendo i miei prodotti è stato fin da subito una scelta aziendale che però i primi tempi non ha premiato – spiega lo chef – Vent’anni fa la scelta di mercato ricadeva su piatti complicati con prodotti che venivano dall’altro mondo a volte rari e comunque ricercati e spesso ingestibili. Un prodotto che non deriva dalla nostra tradizione non è sempre facile da gestire nella cucina siciliana che è invece molto legata alla tradizione”.
“Dieci anni fa invece, il passo importante di convertire tutta l’azienda al biologico e i fondi europei sono stati il grimaldello che ha permesso la scelta in questa direzione – continua Princiotta – E la fortuna di portare avanti la scelta del prodotto BIO è stato un valore aggiunto che oggi è anche riconosciuto dal mercato. Il prodotto biologico che mi sono ritrovato è stato un grande complice della produzione”.
Coinvolgere diversi attori del territorio è stata la chiave di volta per dar vita a un progetto attrattivo e che ogni giorno richiama a se visitatori da tutta la Sicilia.
“Parco Vecchio è un grande contenitore di professionalità – conclude lo chef – Sono tanti gli attori della mia azienda: c’è Nino Spera con il suo progetto “Ritorno alle capre”, ci sono Giulia e i ragazzi dell’associazione del Trekking Horse, c’è l’architetto Alessandra Cerrito, esperta di ospitalità esperienziale di qualità e nostra collaboratrice. Proporre ai nostri ospiti un’esperienza diversa che non sia solo quella culinaria e gastronomica ma sia quella di riscoperta del territorio e dei suoi valori aggiunti che si completano nelle passeggiate, con le capre, con i cavalli, tra i sentieri del bosco per Vivere (con la V maiuscola) intensamente in nostro territorio. Questo è anche il futuro come lo immagino io e che spero realizzare”.
Nato a Palermo il 2 luglio del 1974 ha vissuto e conseguito i titoli d’istruzione obbligatoria a Marineo (PA) per passare all’Istituto Tecnico per Geometri F. Parlatore a Palermo. Gli anni trascorsi alla facoltà di Conservazione dei Beni Culturali nella sede distaccata di Agrigento, sono ridenti e spensierati e dopo il conseguimento del titolo accademico si dedica all’azienda agricola di famiglia e decide di completare il suo interesse con un titolo aggiuntivo conseguito all’Istituto Mirabella.
Da quel momento la passione per la cucina e per i buoni prodotti consumati in ambito domestico gli permette di sviluppare l’interesse per il territorio e di avviare un percorso supportato da Coldiretti che permette di acquisire l’esperienza utile per comprendere i gusti e lo stile per gli ospiti. Dopo tre anni d’esperienza sul campo la capacità di problem solving gli permette di divenire titolare e Chef dell’azienda. La successiva adesione ad un progetto europeo gli permette, a soli vent’anni, di essere il secondo “imprenditore certificato a titolo principale” di tutta la Sicilia e subito realizza la stalla e il caseificio per l’azienda, investe sui capi di bestiame e sviluppa per caso e per scommessa il primo pranzo servito agli amici.
Negli ultimi anni approda in tv, ospite di Geo e Geo, aderisce al programma di Coldiretti che ancora oggi lo supporta con il progetto “Campagna Amica” e porta in tavola solo i prodotti della sua azienda. Dal miele, all’olio, così come l’origano, gli ortaggi, la frutta di stagione, i tartufi estivi e i formaggi (di pecora e di capra) sono il prodotto di un’unica passione e ingredienti dei ricchi menu che l’azienda offre ai suoi visitatori insieme alla calorosa accoglienza dei familiari e di tutto il personale.
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