

Dare nuova vita a un palazzo del Seicento e trasformarlo in un luogo d’anima, dove il pensiero incontra la bellezza e l’ospitalità diventa esperienza: è questo il senso profondo di NiRò – Poeta Coffee Lab, il caffè letterario che ha aperto i battenti all’interno del Palazzo del Poeta, tra via Seminario Italo Albanese e via del Poeta, cuore pulsante del centro storico di Palermo.
Il progetto del nuovo caffè letterario di Palazzo del Poeta, tra ospitalità, arte e cultura, porta la firma dell’architetto Salvo La Versa su una visione di Rosa Di Stefano, imprenditrice, giornalista e presidente di Federalberghi Palermo.
Dopo anni di lavoro, visione e restauri, NiRò rappresenta l’ultimo tassello di un progetto che ha restituito splendore a un intero edificio storico, un tempo casa natale di diversi poeti, trasformandolo in una dimora contemporanea. Il nuovo spazio nasce da un’idea di Rosa, figura di riferimento per il turismo siciliano, già fondatrice della rivista È Geniale e ideatrice della fortunata rassegna letteraria «Un tè con l’autore».

«Per me – spiega Rosa Di Stefano – NiRò è un punto d’arrivo e insieme un nuovo inizio. Un caffè letterario, ma non solo. È l’ultima scintilla di un sogno che ha preso forma nel 2014, quando tutto è cominciato con un’intuizione: restituire vita, bellezza e futuro a questo antico palazzo, che un tempo ospitava poeti, e che oggi torna a essere dimora di cultura e pensiero. Dopo anni di restauri, ostacoli superati e visioni condivise, NiRò – Poeta Coffee Lab diventa il cuore pulsante di un progetto che unisce accoglienza, arte, scrittura e quotidianità».
All’interno del palazzo oggi convivono eleganti residenze turistiche, spazi per mostre ed eventi, salotti letterari e ora anche un caffè che si propone come laboratorio di pensiero e gusto, punto di riferimento per chi vive o visita Palermo in cerca di esperienze autentiche.
NiRò è un luogo in cui le parole possono sostare, dove i pensieri possono intrecciarsi e trasformarsi in idee, in incontri, in nuove strade. «Un laboratorio di gusto e di poesia – si legge in una nota – ma anche casa per chi vorrà fermarsi a respirare qualcosa di diverso e autentico. La visione è quella di un turismo che non consuma, ma crea legami profondi con i luoghi».
Lascia un commento