Piatti più ricchi e una rinnovata attenzione alle materie prime utilizzate dalla forte impronta territoriale, legate ai cicli stagionali. Una cucina che guarda a una rivisitazione dei classici in chiave moderna.
Stabile 169 lancia il nuovo menù con ricche proposte che rispecchiano tutto l’amore e la passione di chi fa questo lavoro da anni, con l’intento di offrire sempre un prodotto fresco, genuino e di qualità. Il ristorante di via Mariano Stabile 169 in poco tempo è diventato punto di riferimento per gli amanti della buona tavola. Nel nuovo menù c’è tanto mare e terra, fra aromi, crudo/cotto e attenzione verso il cliente. La cucina è essenziale e contemporanea, in un racconto dove il pesce è indubbiamente un caposaldo.
Il restyling del ristorante nasce con l’intento di portare innovazione nel concept della ristorazione moderna. Un’attenta selezione delle migliori materie prime, protagoniste di una carta che annovera piatti dal twist tradizionale, unitamente al mood ricercato ed elegante del locale e alla professionalità del servizio, ne fanno un’insegna unica nel suo genere con un occhio attento anche alla sostenibilità.
Inoltre, Stabile 169 cambia look sposando una tinta senza tempo: alle pareti il color bordeaux elegante ed accogliente nella sua semplicità, rassicurante e capace di trasmettere un senso di fiducia. Ci si sente come a casa. Gli specchi, ampli e dalla forma tondeggiante, donano ampiezza agli spazi. Si respira l’aria dei magnifici anni ottanta, anche grazie alla cucina al Flambé del maitré Emanuele Ferrara, storico professionista nel capoluogo, che in termini di accoglienza e professionalità è sempre impeccabile.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto nell’ultimo anno – affermano i titolari Antonio Dolce e Laura Caliri – soprattutto a causa della pandemia che ha colpito il settore della ristorazione. Abbiamo conquistato nuovi clienti, anche grazie all’alta qualità degli ingredienti che regolarmente introduciamo, selezionati presso piccoli produttori, realtà italiane e Presidi Slow Food, che ci consentono di eccellere nell’offerta”. Ampio spazio anche ai vini, con una carta ricca di alternative bianche, rosse, rosate e bollicine. I piatti sposano la teoria della cucina “espressa” ovvero sono cucinati al momento, senza precotture o ingredienti semilavorati, tutto questo per preservare al massimo la genuinità delle materie prime, dando un risultato finale di grande eccellenza.
Nel menù ci sono anche tanti piatti di carne preparati con diverse tecniche di cottura che ne mantengono il gusto, la genuinità e la morbidezza. In questa nuova carta sono presenti nuove pietanze, nuovi incontri di sapori, con cambi di forma e consistenza. Ogni portata è davvero una nuova scoperta. Si può optare verso il menù degustazione che comprende un classico “La panella a mare”; due primi piatti: il tagliolino nero con gambero bianco, ristretto di pesce e profumo di agrumi; ravioli di baccalà e maggiorana su salsa allo zafferano di Corleone, pinoli tostati e povere di olive. Il fagottino di pesce spada su verdure croccanti e riduzione di mandarino. E per concludere il dessert “Il nostro modo di vedere il cannolo”.
Ricca scelta alla carta. Fra gli antipasti di mare: insalatina di crostacei, calamari, salmone, cuore di arancia e olive nere; fritto di pesce con salsa di mostarda al miele. Fra gli antipasti di terra: la parmigiana a modo nostro; fagottino di bufala con speck dei Nebrodi e crema di pistacchio di Bronte.
Fra i primi di mare: tagliolino nero con gambero bianco, ristretto di pesce e profumo di agrumi; risotto bell’Antonio preparato al flambè dal maitre. Fra i primi di terra: ravioloni ripieni di fontina e radicchio con fonduta di gorgonzola dolce e polvere di pistacchio. Fra i secondi di mare: filetto di baccalà allo sfincione su zoccolo di ricotta al forno. Fra i secondi di terra: guancia di maialino nero dei Nebrodi con cremoso di patata e cipolla di Tropea. Immancabili i dessert, fra questi: gelo di mandarino tardivo di Ciaculli; cremoso di ricotta, gelato di pistacchio e biscotto di cannolo.
La degustazione di ogni singolo piatto sarà una piacevole pausa da tutto quello che vi circonda. Proprio come in un ogni viaggio, quando si degusta un vino.
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